Energia pulita

Rinnovabili, il Governo sblocca sei parchi eolici per 418 MW

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Saranno realizzati in Sardegna, Basilicata e Puglia, tra nuovi impianti e l’ampliamento di preesistenti. In questo Palazzo Chigi mette il Paese sulla strada delle energie pulite, ma soprattutto cerca di accelerare l’iter autorizzativo per nuove strutture che ci renderebbero nel tempo più autonomi da gas e petrolio.

Il Governo sblocca sei impianti eolici

Al termine del Consiglio dei ministri odierno, è stato annunciato il via libera alla realizzazione di sei parchi eolici in diverse regioni.

L’autorizzazione riguarda impianti da costruire in Sardegna, Basilicata e Puglia. L’obiettivo è aggiungere una potenza installata pari a 418 MW.

Secondo quanto riportato da RaiNews, si tratta dei seguenti progetti, tra nuove strutture e ampliamento di preesistenti:

  • impianto eolico nel comune di Castelluccio dei Sauri, (Foggia), per 43,2 MW;
  • impianto eolico “Salice-La Paduletta”, nei comuni di Cerignola e Orta Nuova (Foggia), per 58,5 MW;
  • impianto eolico nel comune di Sant’Agata di Puglia, (Foggia), per 39,6 MW;
  • impianto eolico “Montaratro”, nel comune di Troia, (Foggia), per 121,9 MW;
  • potenziamento del parco eolico “Nulvi Ploaghe”, a Sassari, per 121,5 MW;
  • proroga VIA del parco eolico “Corona Prima”, nel comune di Tricarico (Matera) per 33 MW.

Nel documento diffuso da Palazzo Chigi, si menzionano anche altri due impianti eolici sbloccati a febbraio 2022, che forniranno un potenziale pari a 65,5 MW, che sono:

  • proroga VIA del parco eolico nel comune di Melfi (PZ), loc. Monte Cervaro – 34 MW;
  • impianto eolico “Serra Giannina”, nei comuni di Genzano di Lucania e Banzi (PZ) – 31,5 MW.

Per completezza d’informazione, si sottolinea che a partire dalla fine del 2021 sono stati sbloccati impianti per una potenza totale di 1.407,3 MW (1,4 GigaWatt) da fonti rinnovabili.

Più rinnovabili per liberarci dalla dipendenza delle forniture estere di energia

Il tema delle fonti energetiche rinnovabili è ovviamente di massima rilevanza, sia a livello nazionale, sia internazionale, lo era già prima della guerra Russa in Ucraina, lo ancora di più oggi alla luce dell’emergenza energetica in cui siamo finiti oggi, ma è necessario affrontare il problema della burocrazia una volta per tutte.

L’iter autorizzativo è assolutamente troppo lungo. Nell’attesa di un via libera ad un progetto passano anni. Una vera e propria criticità rilanciata più volte da Elettricità Futura, secondo cui non è più possibile attendere una media di sette anni per l’ok ad un progetto solare o eolico invece che un solo anno circa, come prevede la normativa in vigore.

Ho chiesto al governo e alle Regioni di autorizzare entro giugno di quest’anno 60 GW di nuovi impianti rinnovabili, invitandoli ad attuare un’azione straordinaria di semplificazione degli iter autorizzativi”, ha scritto sul Fatto Quotidiano il Presidente di EF, Agostino Re Rebaudengo.

60 GW di nuovi impianti rinnovabili faranno risparmiare all’Italia il 20% del gas importato, cioè 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, ovvero oltre 7 volte rispetto a quanto si stima di ottenere con l’aumento dell’estrazione di gas nazionale”, ha precisato Rebaudengo.