Il futuro

Rai: si riparte dall’HD fra nuove sperimentazioni e sinergie con la Cina

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Per l’Ad di RaiWay Ciccotti, ‘l’HD permetterebbe di far evolvere le nostre reti di trasporto, valorizzare gli investimenti, per mantenere un ruolo leader nella trasmissione di contenuti in Italia e all’estero’.

La Rai imbocca la via dell’innovazione tecnologica e guarda al futuro puntando su offerta multipiattaforma e contenuti on-demand.

Mentre alla Camera continua l’iter della riforma e da Pechino il Sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, annuncia l’accordo con la Cina per dare alla tv pubblica una dimensione più internazionale, da Torino l’amministratore delegato di RaiWay, Stefano Ciccotti, rilancia sull’alta definizione.

In occasione del Prix Italia, parlando al convegno ‘HDtv: sperimentazione e innovazione’, Ciccotti ha detto: “La cosa più importante è che l’alta definizione diventi standard di riferimento dei nuovi canali televisivi che verranno prodotti da ora in poi, perché solo così si può apprezzare l’evoluzione tecnologica degli schermi”.

 

Messo da parte, ameno per il momento, il dossier Ei Towers, l’ad della società delle torri Rai tiene a sottolineare l’importanza di proseguire sulla strada dell’HD.

La nuova sfida è proprio quella della trasmissione di contenuti in alta definizione dove la Rai ha già fatto grandi passi avanti, avviando, per esempio, importanti test anche nell’Ultra HD con la tv pubblica giapponese, all’avanguardia in questo processo e già al lavoro per l’evoluzione successiva dello standard, l’8K.

Lo scorso anno Rai ed Eutelsat hanno presentato il primo docufilm in Ultra HD, ma c’è anche il film in 4K sulla vita di San Francesco, giusto per citare alcuni esempi.

Eutelsat è già in prima linea per offrire i propri servizi satellitari a broadcaster e Over-The-Top nella diffusione del 4K.

Sempre Eutelsat fa sapere che gli europei sono disposti a pagare fino a 10 euro al mese per avere il 4K. E l’industria si sta muovendo velocemente per coprire le nuove esigenze sul fronte consumer.

Ciccotti ha quindi sottolineato che l’HD “ci darebbe modo di far evolvere le nostre reti di trasporto e di valorizzare gli investimenti fatti nel passato, permettendoci di mantenere un ruolo leader nella trasmissione di contenuti televisivi in Italia e all’estero. La Rai è fortemente impegnata in questo, come dimostra il lancio Raisport Hd”.

Valerio Zingarelli, chief technology officer Rai, ha poi parlato di “alta definizione, offerta multipiattaforma per permettere la massima libertà e l’accesso ai contenuti anche on-demand e utilizzo di reti Ip che si vanno ad affiancare alle tradizionali reti radio in cui la Rai, con RaiWay è già protagonista”.

Precisando che “l’obiettivo è sempre duplice: da un lato dare il miglior prodotto, la miglior qualità di divertimento. Dall’altro, la maggior libertà possibile di poter seguire contenuti in ogni momento e luogo. E’ il grande lavoro su cui la Rai è impegnata, ed è anche importantissimo per l’industria italiana, che è stata leader nei decenni passati nel mondo delle telecomunicazioni e che anche tramite una spinta della Rai può cercare di ritornare protagonista in questo modo”.

Le vendite di televisori Ultra HD stano aumentando rapidamente. Secondo le stime di IHS, nel 1° trimestre 2015 sono state di 4,7 milioni di unità a livello globale – circa il 400% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.