Analisi

Quanto è insicuro il metaverso? Scarica il report

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Più cresce la sua popolarità, più aumentano i rischi per la sicurezza e la data protection. Il metaverso fa discutere per il pericolo di molestie al suo interno.

Un nuovo report evidenzia come il metaverso creato da Meta sia un “pozzo nero di contenuto tossico”.

Un altro report prevede che i problemi di privacy e sicurezza del metaverso peggioreranno di pari passo con l’aumento degli utenti.

Detto questo, gli analisti di ABI Research non prevedono un rallentamento dello sviluppo e della diffusione del metaverso, nonostante le preoccupazioni sulla sua sicurezza.

Infine, GlobalData e ABI Research suggeriscono modalità concrete per aumentare le funzioni di difesa delle nuove piattaforme virtuali.

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In effetti, tutto l’entusiasmo montante intorno al metaverso viene in qualche modo coperto da crescenti timori per i rischi sicurezza e privacy legati alle nuove piattaforme. Gli analisti mettono le mani avanti e mettono in guardia dai pericoli legati alla diffusione di massa di ambienti popolati da frotte di avatar intenti alle più svariate attività: dallo sport alla socializzazione, passando per i concerti e le passeggiate o gli aperitivi con gli amici e i meeting virtuali con i colleghi.

Leggi anche: Evitare la violenza, la grande sfida del metaverso agli account tossici

Investimenti

Molte aziende, fra cui ad esempio le case di moda e quelle automobilistiche, hanno già scommesso molto sul metaverso. L’azienda regina d’investimenti è sicuramente Facebook, ribattezzata non a caso Meta Platforms nell’ottobre 2021.

Di seguito, molti sono saliti sul carro di Meta: come Qualcomm, che ha investito 100 milioni di dollari in R&D siglando una partnership per l’accelerazione della realtà aumentata con Microsoft; Epic Games ha raccolto un investimento di un miliardo di dollari per lo sviluppo di game da metaverso; NVIDIA dal canto suo ha creato il suo

Omniverse; mentre Apple lavora al suo visore di realtà mista con relativi software; infine la compagnia Improbable ha raccolto 150 milioni per il lancio di un network che promette rivoluzioni in termini di interoperabilità per il metaverso.

Anche alcuni primari operatori mobili si sono mossi.

Secondo stime di ABI Research, il mercato della collaboration immersiva raggiungerà un giro d’affari di 22 miliardi di dollari nel 2030, mentre la spesa in extended reality (hardware XR), software e contenuti raggiungerà quota 5 miliardi entro il 2024.

Ma non sono certo tutte rose e fiori nel metaverso. Un report realizzato dall’organizzazione no profit SumOfUs sostiene che uno dei suoi ricercatori ha subito delle molestie sessuali dopo un’ora che era entrato nel metaverso di Meta, Horizon Worlds. Un rapporto non consensuale che, seppur denunciato, non ha prodotto l’arresto dell’aggressore.

Descrivendo lo spazio virtuale creato da Meta come “un altro pozzo nero di contenuti tossici”, SumOfUs ha esortato i regolatori a ritenere Meta responsabile per “i danni riscontrati sulle sue piattaforme, indebolire la sua presa sulle industrie tecnologiche e frenare le sue pratiche spietate di raccolta dei dati”.

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