Il sorpasso

Pubblicità online, Facebook minaccia la leadership di Google

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La trimestrale presentata da Google segna un netto rallentamento nell’eAdvertising. Le entrate pubblicitarie sono aumentate solo dell'11% mentre per Facebook sono in crescita del 46%.

L’effetto dollaro pesa sui conti di Google che presenta una trimestrale al di sotto delle previsioni. Ma la maggior minaccia verrebbe da Facebook.

Il social network più popolare del mondo con 1,44 miliardi di membri ha cominciato infatti a rosicchiare quote di mercato a Google nella pubblicità online.

Sarà proprio nell’eAdvertising che si giocherà la grande sfida dei prossimi anni che vede già Facebook in pole position pronto a garantirsi un posto al sole.

Google dovrà agire su questo fronte se intende guadagnare terreno, ma il gruppo in questo periodo è appesantito non solo dal recente ‘atto d’accusa’ della Ue sul fronte antitrust ma anche dalla volontà di Bruxelles, e pare adesso anche dell’Italia, di introdurre nuove misure per imporre alle web company di pagare le giuste tasse nei Paesi dove operano e fanno profitti, invece di traghettare tutto nei paradisi fiscali.

Google ha, intanto, presentato ieri i dati del primo trimestre dal quale si rileva che la società ha registrato un utile netto in crescita del 4% a 3,6 miliardi di dollari. Su del 12% anche il fatturato che si attesta a 17,3 miliardi di dollari.

L’utile per azione è però di 3 cents sotto la previsione media degli analisti a 6,57 dollari e anche il fatturato ha leggermente deluso le stime.

Google ha risentito dell’apprezzamento del dollaro che ha determinato un cambio sfavorevole per il gruppo.

I risultati dimostrano però la buona salute delle attività pubblicitarie mobili e della piattaforma video YouTube.

 

Google perde terreno nella pubblicità online

Le entrate pubblicitarie, che rappresentano la principale fonte di reddito della società, sono aumentate dell’11% a 15,5 miliardi di dollari in questo trimestre.

Per Facebook, invece, sono cresciute del 46% a 3,32 miliardi di dollari.

Google continua a mantenere una forte presenza sul mercato dell’eAdvertising ma, secondo molti analisti, da mesi sta facendo i conti con Facebook specie nelle inserzioni mobili.

La quota di mercato di Big G è infatti scesa dal 46% del 2013 al 38% nel 2014 mentre quella del competitor passava dal 16% al 17%, stando alle stime di eMarketer.

Google si è impegnato a dissipare questi timori, alimentati dall’evoluzione dei due dati tenuti sotto occhio dagli analisti per stimare il suo stato di salute nella pubblicità che in questo trimestre presentano ancora indici contrastanti.

Il numero di clic sugli annunci pubblicitari pubblicati da Google sui propri siti o siti terzi, sui quali vengono calcolati i pagamenti degli inserzionisti alla compagnia, evidenzia in effetti una crescita del 13% dopo il 14% del quarto trimestre.

Ma il prezzo medio per clic sta andando velocemente al ribasso segnando un -7% contro il -3% dei tre mesi precedenti.

E’ in questo dato che gli analisti leggono le difficoltà di Google a monetizzare gli accessi internet da dispositivi mobili.

Su YouTube gli spot più visti

Non la pensa così la società del parere che “la solidità nella ricerca mobile è stato il principale motore della crescita” di questo trimestre.

La società non ha però fornito cifre concrete, limitandosi a dire che il calo del prezzo medio delle pubblicità non è dovuto a problemi nel settore mobile ma al fatto che gli utenti guardano sempre più gli spot su YouTube che vengono venduti per ora a prezzi più bassi rispetto agli spazi pubblicitari previsti su altri siti.

Per Google si tratta di una buona notizia: “Il contributo di YouTube alle nostre entrate pubblicitarie continua a crescere fortemente“.

Il responsabile delle attività operative, Omid Kordestani, ne evidenzia in particolare l’effetto di uno spostamento dei budget pubblicitari dalla televisione a internet.

Ma basterà YouTube a salvare Google dall’avanzata di Facebook?