Lo studio

Plastica monouso: stop chiesto da tre quarti della popolazione mondiale

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Nuovo sondaggio pubblicato da Reuters e Ipsos: 85% della popolazione mondiale chiede che siano ritenute responsabili dei danni ambientali e alla salute umana le aziende che producono e rivendono plastiche usa e getta.

Nuovo studio: il mondo contro la plastica usa e getta

Secondo un sondaggio pubblicato da Reuters e Ipsos, i tre quarti della popolazione mondiale (il 75%) si dice favorevole al divieto di produzione e vendita di plastica monouso, cioè usa e getta.

Un dato in crescita, rispetto al 71% del 2019, che si rafforza delle nuove sensibilità ambientaliste emerse dalle interviste condotte in Messico, Colombia e India (tra i Paesi più inquinati al mondo).

Secondo la schiacciante maggioranza (85%) delle persone coinvolte nel sondaggio (20.000 tra uomini e donne di 28 Paesi), sia i produttori, si ai rivenditori, dovrebbero essere ritenuti responsabili sia dell’inquinamento dovuto alla plastica monouso, sia delle azioni eventualmente non messe in campo per ridurlo.

Un’opinione diffusa a livello mondiale, che è proprio frutto dell’inquinamento dovuto alla plastica, che sta colpendo in particolare i Paesi più poveri e quelli emergenti, di cui si terrà conto anche nel summit delle Nazioni Unite di Nairobi che si terrà dal 28 febbraio al 2 marzo dedicato all’argomento.

Una minaccia che incombe sulla salute umana e ambientale

I lobbisti che lavorano per le compagnie petrolifere spingono per un nulla di fatto, ovviamente, per evitare ogni nuovo accordo che limiti la produzione della plastica, ma ancora una volta è la volontà popolare (il 90% degli intervistati) che vuole a tutti i costi un nuovo trattato per mettere al bando la plastica usa e getta.

Alcune grandi multinazionali come Coca-Cola e PepsiCo hanno promesso che aumenteranno il riciclo e li riuso della plastica, diminuendo anche gli imballaggi, magari diminuendo l’uso di plastica vergine a livello industriale, ma sono toppe forse peggiori del buco, come si dice.

Il problema della plastica, soprattutto usa e getta (e ne abbiamo la prova davanti ai nostri occhi con le incredibili quantità di rifiuti di questo tipo abbandonati praticamente ovunque – compresi quelli ospedalieri di cui abbiamo fatto enorme uso in questi due anni), è che di fatto rappresenta una grave minaccia e un danno alla salute ambientale, di flora e fauna, ma soprattutto alla salute dell’uomo.

Nonostante questa presa di coscienza da parte dei cittadini di tutto il pianeta, nei prossimi cinque anni si attende un aumento del +30% della capacità globale di produrre plastica monouso, ma il dato cresce fino al +400% per le singole aziende.

Più di 130 milioni di tonnellate di plastica monouso sono finite nelle discariche illegali di tutto il pianeta, o direttamente in ambiente (mari, laghi, fiumi, terreni incolti, foreste) nel 2019.