Manovre nella pay tv

Pay Tv, BSkyB cede ITV e accelera sul network paneuropeo

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BSkyB ha venduto a Liberty Global il 6,4% di ITV, la prima tv commerciale britannica, per 481 milioni di sterline. Obiettivo, accelerare nella realizzazione della super pay tv paneuropea.

Nuova operazione di assestamento sul mercato media. E’ di oggi la notizia che BSkyB, la pay tv che fa capo alla 21st Century Fox di Rupert Murdoch, ha venduto all’operatore americano del cavo Liberty Global una partecipazione del 6,4% di ITV, la maggiore tv commerciale britannica, per 481 milioni di sterline (609 milioni di euro).

Una mossa, quella di Murdoch, che avviene a poche dall’ufficializzazione dell’offerta, respinta, da 80 miliardi di dollari per Time Warner. Un evidente segno del forte fermento in seno al gruppo, impegnato in grossi progetti di consolidamento sul mercato media.

Il gruppo di John Malone ha dichiarato che non intende fare ulteriori offerte per le restanti quote di ITV, ma gli analisti prevedono già una rimonta in Borsa che non escluderebbe ulteriori operazioni.

In mattinata l’azione di BSkyB perdeva, infatti, sul mercato di Londra l’1% mentre ITV era in forte rimonta in crescita dell’8%.

L’operazione di BSkyB appare fortemente legata al progetto di Murdoch per la nascita di un super network paneuropeo delle pay tv annunciato lo scorso maggio e che dovrebbe essere formalizzato quest’estate o al più tardi il prossimo autunno prima dell’asta per la Premier League inglese fissata a dicembre.

Murdoch punta a creare un grande conglomerato unificando la sua quota (39%) in BSkyB con il 55% di Sky Deutschland e gli asset di Sky Italia.

L’operazione, che farebbe nascere un gigante europea della pay tv, secondo gli analisti ha un valore di 10 miliardi di euro e per realizzarla BSkyB ha bisogno di liquidità.

BSkyB compete con Virgin Media sul mercato della pay tv e della banda larga nel Regno Unito anche se le due aziende hanno stretto accordi per la fornitura ai clienti Virgin dei canali televisivi a pagamento.

Successivamente, a seguito di una lunga indagine dell’Antitrust britannico, aveva dovuto ridurre la sua partecipazione al 7,5%.

NTL è poi diventata Virgin Media, entrando sotto l’ombrello di Liberty Global che nutre forti ambizioni per l’Europa dove realizzato il grosso del proprio fatturato.

Murdoch aveva acquistato nel 2006 una partecipazione del 17,9% in ITV per 940 milioni di sterline, impedendo all’operatore via cavo NTL di creare un concorrente più potente.

“Si tratta di un investimento interessante e realizzato al momento giusto per noi sul nostro primo mercato del cavo”, ha commentato Mike Fries, Ceo di Liberty Global.

“ITV è la prima tv commerciale nel Regno Unito – ha concluso – e noi siamo contenti d’esserne diventati azionisti”.