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Open data, Lecce punta sulle startup

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Lecce procede verso lo sviluppo della smart city puntando su sostenibilità, lavoro, giovani e startup. A Milano ha ricevuto il premio eGov per il suo portale open data. Alessando Delli Noci: ‘Spetta a Comune, cittadini e imprese digitali favorire la nascita di un ecosistema per l’app economy’.

Ad un anno e mezzo dal lancio della piattaforma cittadina per gli open data, la Città di Lecce riceve il premio eGov per il miglior “Processo Open Data collaborativo e partecipativo” sviluppato nell’ambito della Pubblica Amministrazione locale.

L’amministrazione comunale, attraverso il portale e i 130 dataset pubblicati, è riuscita creare opportunità di lavoro per giovani e startup. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione attiva degli uffici pubblici con le associazioni, gli ordini professionali e i cittadini, favorendo la governance partecipata e l’accesso alle informazioni del territorio urbano.

L’obiettivo è quello di erogare servizi differenti e sempre più efficienti alla cittadinanza, nonché incentivare lo sviluppo economico e sociale del territorio dando l’opportunità ad imprese, gruppi e cittadini di usufruire dei dati messi a disposizione”, ha dichiarato il sindaco di Lecce, Paolo Perrone.

Il premio eGov è stato ritirato dall’assessore all’Innovazione tecnologica e responsabile del programma Smart City per il Comune di Lecce, Alessandro Delli Noci, che a Smau Milano ha ricordato il tanto lavoro dietro la piattaforma e il suo grande valore economico e di crescita per il territorio: “Penso alle tante applicazioni nate, nell’ambito della promozione turistica o della valorizzazione artistica e culturale della città – quali ViviLecce, LecceMovida, Lecce Bed & Breakfast, solo per citarne alcune – che sono la prova lampante dell’ottima sinergia che si è venuta a creare tra pubblico e privato”. “Credo inoltre che Appstone Lecce – ha precisato Delli Noci – sia il modello da perseguire per la città del futuro: la pietra leccese è la nostra storia che ci ha portato lustro, ora spetta al governo cittadino, ai cittadini ed alle imprese digitali favorire la nascita di un ecosistema per l’economia delle app e dei servizi innovativi per la città, che migliorino realmente la qualità della vita”.

Appstone Lecce è una sezione web permanente del portale open data cittadino, ideata per la promozione di servizi avanzati e casi di riuso, vetrina virtuale messa gratuitamente a disposizione di tutti gli sviluppatori, luogo di promozione della fabbrica delle idee e officina creativa digitale che utilizza i dati pubblici anziché la pietra locale (da qui la denominazione App Stone).

Obiettivi della piattaforma open data del Comune di Lecce:

  • migliorare ed aumentare trasparenza, condivisione, partecipazione, efficienza, innovazione ed erogazione di servizi differenti e sempre più efficienti alla cittadinanza;
  • incentivare lo sviluppo economico e sociale del territorio dando l’opportunità ad imprese, gruppi e ricercatori di favorire lo sviluppo di applicazioni;
  • incentivare la creazione di nuove opportunità economiche nel campo dell’innovazione tecnologica con l’utilizzo o il riutilizzo dei dati e delle informazioni fornite.

Dietro al lavoro di raccolta ed elaborazione dati c’è il Team open data operativo (Todo), unità a supporto dell’attuazione e dell’accrescimento del processo open data, composto dai referenti di ogni settore dell’amministrazione comunale che per competenze diverse interagiscono con gli stakeholder attivamente coinvolti nell’attuazione del progetto.

Sempre nei giorni scorsi, è stata infine pubblicata la nuova classifica iCity Rate, che ha analizzato 106 Comuni capoluogo sulla base di 150 indicatori, e che vede Lecce come realtà del Mezzogiorno con la performance migliore, trainata dall’aumento dei tassi di imprenditorialità, mobilità territoriale e alternativa, impegno nel monitoraggio dell’aria e connessione fra imprese.