#Cosedanoncredere. Moneta elettronica e Bitcoin, cosa ne pensano i consumatori?

di di Massimiliano Dona (Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori) |

In concomitanza del ‘No Cash Day’ del 26 giugno, sul sito consumatori.it e su Facebook e Twitter parte un sondaggio per misurare il livello di consapevolezza dei consumatori sulla moneta elettronica e i nuovi metodi di pagamento.

#cosedanoncredere è una rubrica settimanale a cura di Massimiliano Dona promossa da Key4biz e Unione Nazionale Consumatori.
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Italia


Massimiliano Dona

Una delle cose che più mi fa arrabbiare quando arriva il momento di pagare al supermercato, in lavanderia, al ristorante o su un taxi è che non mi sia permesso di utilizzare la carta di credito o il bancomat. D’altra parte, sarà capitato anche a voi di scorgere la faccia infastidita del negoziante che accoglie malvolentieri la vostra carta o ancora peggio quei furbetti che rispondono che il Pos è rotto e quindi per pagare dovrete andare a prelevare i contanti al bancomat più vicino…

Sono prassi che accadono solo nel nostro Paese, dove, a differenza del resto d’Europa (per non parlare degli Stati Uniti) si registra ancora una predilezione per la moneta tradizionale, nonostante la gestione del contante sia estremamente onerosa per gli aspetti legati alle risorse umane coinvolte, ai furti, alle perdite, alle apparecchiature, ai trasporti, alla sicurezza, alla conservazione, alla vigilanza e all’assicurazione: tutti costi che l’intero sistema e le banche fanno ricadere sui consumatori!

Senza contare che  la libera circolazione del contante incide sull’economia sommersa, sul “nero” e, quindi, sull’evasione fiscale, per la mancata tracciabilità che lo contraddistingue.

Dal prossimo 30 giugno scatterà l’obbligo per i professionisti – studi medici e professionali, commercianti e artigiani – di accettare pagamento con il Pos per importi superiori ai 30 euro. Farebbe sorridere, se non avesse del paradossale, scoprire che allo stesso tempo, però, non sono previste sanzioni per chi non rispetterà l’obbligo di dotarsi della “macchinetta”, il che ci fa temere, purtroppo, che cambierà ben poco!

 

Prima o poi anche nel nostro Paese la moneta elettronica dovrà sostituire l’uso delle banconote, ma perché ciò accada è necessaria un’azione di contenimento dei costi di carte di credito e bancomat, oltre ad un’adeguata informazione dei cittadini sull’utilizzo di ePayment e nuove monete. Per questo motivo, in concomitanza del “No Cash Day” del prossimo 26 giugno, abbiamo lanciato sul nostro sito www.consumatori.it e sui social network Facebook e Twitter un sondaggio volto a misurare il livello di consapevolezza dei consumatori sulla moneta elettronica e i nuovi metodi di pagamento. (Partecipa al sondaggio “Moneta elettronica e bitcoin, quanto ne sai?.

 

Tra gli argomenti di discussione del sondaggio ci sono anche i Bitcoin, che rappresentano per alcuni l’alba di un sistema monetario rivoluzionario, mentre per altri si riveleranno ben presto una bolla speculativa che imploderà su se stessa: abbiamo chiesto ai consumatori se ne hanno mai sentito parlare e quali caratteristiche dovrebbe avere la moneta virtuale per essere davvero affidabile. I risultati del nostro sondaggio saranno presentati il 26 giugno a Montecitorio proprio nell’ambito del “No Cash Day”.

 

E voi cosa ne pensate? I Bitcoin sono il futuro dei pagamenti?