IlSocialPolitico. Elezioni 2013: Silvio Berlusconi è il più conosciuto su Facebook, Pierluigi Bersani il più popolare su Twitter, Mario Monti è il più interattivo

di di Guido Petrangeli |

Italia


ilSocialPolitico: Pierluigi Bersani, Silvio Berlusconi e Mario Monti

IlSocialPolitico è una rubrica settimanale promossa da Key4biz e @Social_politico.

 

Ci siamo: tra poche ore scatterà il via al gran balletto degli exit poll e poi quello sulle proiezioni di voto. Dopo due settimane scandite da eventi rilevanti ai fini della campagna elettorale (dimissioni Papa, Scandalo MPS e Finmeccanica, cessione La7) i giochi sembrano lontano dall’esser fatti.  Considerato anche il blackout informativo sulla diffusione dei sondaggi abbiamo provato a spostare lente d’ingrandimento dai freddi numeri dei sondaggisti a quelli ben più caldi dei social media. Abbiamo analizzato come si sono mossi nell’ultima settimana su Twitter e Facebook i tre leader accreditati alla vittoria finale: Mario Monti, Silvio Berlusconi e Pierluigi Bersani. La nostra inchiesta conferma come uno degli slogan più utilizzato dagli addetti ai lavori – ovvero che quella del 2013 sia un campagna elettorale schiacciata sulla televisione – sia molto fuorviante. Negli ultimi giorni il livello di attività sui social network dei tre personaggi presi in considerazione è stato esponenziale: la conferma viene proprio dal politico più avvezzo alla tv, Berlusconi, che risulta il più attivo su Twitter ed il più conosciuto su Facebook. Il fenomeno Grillo e altri indicatori come l’altissimo livello di popolarità raggiunto dai principali politici sui social media dimostra come questa sia la prima campagna elettorale nella quale avranno un forte peso i social network. Dal nostro reportage  emerge come non ci sia un personaggio preminente in termini di “social value” (somma di proattività, interattività e popolarità sui social media) ma come ognuno dei leader politici prevalga in un campo piuttosto che un altro.

 

Twitter

Livello di Attività. Per misurare il livello di pro attività abbiamo conteggiato quanto i tre politici twettano in termini di post quotidiani. Dalla nostra indagine emerge un’esplosione di tweet da parte dell’account Berlusconi2013 (gestito dai militanti “virtuali” del pdl) che si dimostra molto più attivo di Monti e Bersani. Gli ultimi 200 tweet di Berlusconi2013 sono stati inviati con una frequenza media di 172,3 tweets al giorno. Segue Monti i con una frequenza media di 26,2 tweets al giorno. Ultimo Pier Luigi Bersani con una frequenza media di 16,6 tweets al giorno.

Livello di popolarità. Qui, invece, abbiamo considerato sia il numero di follower che il numero di retweet. Il campione per numero di “seguaci” su Twitter è Pierluigi Bersani che con i suoi 266,478 follower è davanti a Monti (227,275 follower) e Berlusconi (66,678 follower). Anche sui retweet il primato va a Bersani che si conferma così, tra i tre leader, il più popolare su Twitter. Degli ultimi 200 tweet di Bersani 199 sono stati retwettati dagli altri utenti di twitter per un totale di 13,757 volte. Segue Monti con tutti i suoi ultimi 200 tweet retwettati per un totale di 7,751. Ultimo Berlusconi: solo 170 tweet dei suoi ultimi 200 sono stati retweettati dagli altri utenti di Twitter per un totale di 629 volte.

 

Livello d’interazione. Questo indicatore lo abbiamo calcolato misurando il grado di feedbak con gli altri utenti di Twitter e messo in relazione con il numero di follower agganciati nell’ultima settimana. Quando parliamo d’interattività parliamo di un indice strategico in grado di far crescere in maniera esponenziale il numero di follower. La nostra indagine ha rilevato come il più “interattivo” tra i tre leader sia il Prof. Monti che riesce a creare un migliore canale d’interazione con gli utenti di Twitter dimostrandosi più disponibile a menzioni, citazioni e discussioni con i follower. Ecco i risultati: Monti nei suoi ultimi 200 tweet ha citato in totale per 69 volte un altro utente di Twitter, menzionando 19  differenti profili di Twitter. Dopo Monti c’è Berlusconi che in totale ha citato 56 volte un altro utente, menzionando 14 utenti differenti di Twitter. Ultimo Bersani che ha citato 40 volte un altro utente menzionando  22 diversi profili di  Twitter. Nella settimana che val dal 14 al 20 febbraio Bersani è riuscito ad accaparrarsi 6,590 nuovi follower contro i 4,176 di Monti ed i 787di Berlusconi.

 

Facebook

Sul social network più diffuso in Italia il leader più conosciuto, quello che vanta più fan, è Silvio Berlusconi. La pagina del leader del Pdl conta 487.526 “Mi piace” e 54.797 ne parlano, quella di Mario Monti vanta 91.513 “Mi piace”  e 106.261 “ne parlano”, quella di Bersani 125.481 “Mi piace” e  27.651 “ne parlano”. Possiamo quindi affermare che Berlusconi è il politico più popolare e conosciuto su Facebook, ma allo stesso tempo dobbiamo dire che l’ex rettore della Bocconi riesce ad essere più interattivo sul social network, generando un numero più alto di conversazioni con i suoi fans. L’indice “ne parlano” è, infatti, considerato una sorta di termometro quantitativo del flusso di conversazione generata da una pagina di Facebook. Questo parametro prende in considerazione i “mi piace” su un post, i post scritti su quella bacheca, i commenti e le condivisione di un post, le interazioni con un evento creato dalla pagina, i tag della Pagina in una foto e le menzioni della Pagina. Per quanto riguarda il livello di proattività abbiamo invece rilevato un exploit di Pierluigi Bersani nella settimana che va dal 14 al 20 febbraio. Grazie ai dati elaborati dalla piattaforma Blogmeter possiamo notare come in  questi giorni la pagina Facebook del segretario del PD arriva ad una somma di 162.864 tra like, commenti, condivisioni e post spontanei dei fan, risultando cosi la pagina più attiva tra i tre contendenti.