LA DICHIARAZIONE

Missione Italia, Galli (Dg INWIT): “Il nostro business model è intrinsecamente sostenibile”

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Diego Galli, Direttore Generale di INWIT, è intervenuto in occasione della seconda edizione dell’evento “Missione Italia 2021-2026 – PNRR dei comuni e delle città” organizzato dall’ANCI oggi a Roma.

In occasione della seconda edizione dell’evento Missione Italia 2021-2026 – PNRR dei comuni e delle città” organizzato dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) presso il centro Congressi La Nuvola a Roma è intervenuto nel panel dal titolo “I Comuni e la frontiera dell’innovazione digitale” Diego Galli, Direttore Generale di INWIT, principale tower operator italiano:

“Il nostro business model è “intrinsecamente sostenibile”: consente maggiore efficienza economica ed industriale, per gli operatori di tlc, e poi maggiore efficienza ambientale, con minore utilizzo di risorse naturali, minor utilizzo del terreno, minori manutenzioni, quindi anche minore produzione di CO2. INWIT ha oggi oltre 23.000 torri su tutto il territorio nazionale e 7.000 remote unit per coperture dedicate indoor con i DAS. La capillarità delle nostre infrastrutture ci permette di essere vicini ai territori e offrire più servizi in una logica di tower as a service: 4G, 5G, FWA, apparati IoT, gateway delle utilities, apparati della PA. Una recente indagine dell’istituto Piepoli dimostra che il 91% dei cittadini è consapevole del valore delle infrastrutture digitali per la crescita e lo sviluppo sostenibile del Paese e il 50% pensa che il loro potenziamento ridurrà il digital divide. Una grande opportunità per contribuire alla riduzione del digital divide è offerta PNRR. Insieme a TIM e Vodafone ci siamo aggiudicati il bando “Piano Italia 5G – densificazione”, che prevede la realizzazione di nuove infrastrutture di rete idonee a fornire servizi radiomobili in 1.200 aree a fallimento di mercato. È necessario lavorare affinché ai Comuni siano dati tutti gli strumenti utili per poter recepire la normativa nazionale, semplificando le procedure e riducendo i tempi autorizzativi per la realizzazione delle infrastrutture digitali, assecondando così la trasformazione digitale dei territori”.