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Metaverso, incuriositi 9 consumatori su 10 e per le aziende sarà mainstream entro 3 anni. Il report

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Uno studio rileva come i consumatori sono incuriositi dalle prospettive di esperienze immersive legate al metaverso e vorrebbero utilizzare quest’ultimo soprattutto come luogo di interazione con la famiglia, gli amici (43%) e persino i colleghi (39%).

Tre quarti dei consumatori che hanno già esperienza con il metaverso dichiarano di utilizzarlo e di voler continuare a farlo, evidenziandone il potenziale per le aziende in grado di sfruttare la forza delle esperienze immersive.

Lo rivela il nuovo report dal titolo “Total Immersion: How Immersive Experiences and the Metaverse Benefit Customer Experience and Operations”. Lo studio evidenzia come il 77% dei consumatori si aspetta che le esperienze immersive abbiano un impatto sul loro modo di interagire con le persone, i brand e i servizi, mentre sette organizzazioni su dieci ritengono che le esperienze immersive saranno un importante elemento di differenziazione nei rispettivi mercati, in particolare in relazione al customer journey.

Nei mesi di luglio e agosto 2022, il Capgemini Research Institute ha intervistato 8.000 consumatori e 1.000 organizzazioni in 12 paesi per indagare il potenziale delle esperienze immersive e del metaverso, a prescindere dalla modalità di fruizione (ad esempio visori o browser mobile/web). Il report rileva che sebbene il cosiddetto “metaverso” decentralizzato, ossia basato sulla tecnologia blockchain, sia ancora in fase di sviluppo, le aziende hanno già iniziato a trarne valore.

Il metaverso come luogo di interazione con amici e famiglia

La ricerca rileva che i consumatori sono incuriositi dalle prospettive di esperienze immersive e legate al metaverso e vorrebbero utilizzare quest’ultimo soprattutto come luogo di interazione con la famiglia, gli amici (43%) e persino i colleghi (39%). Tra i brand con cui sarebbero più interessati a interagire nel metaverso, segnalano quelli legati allo shopping (78%) e quelli dei prodotti di consumo (77%), per migliorare l’esperienza di acquisto o provare prodotti ad alto coinvolgimento come automobili, arredamento e domotica.

Il 15% delle aziende punta ad avere una presenza nel metaverso entro un anno

Con lo sviluppo delle tecnologie di realtà aumentata (AR) e virtuale (VR), l’aumento della digitalizzazione dovuto alla pandemia e una maggiore attenzione alla sostenibilità, negli ultimi anni le organizzazioni di tutti i settori hanno sviluppato progetti pilota e demo di esperienze immersive a un ritmo sostenuto. In particolare, alcune aziende nel settore dei prodotti di consumo stanno sperimentando casi d’uso immersivi come la realtà aumentata per l’arredamento della casa, per l’elettronica e per altri articoli (24%), oppure per creare nuove esperienze più coinvolgenti per i consumatori (25%).

Secondo il report, il 66% delle organizzazioni ha ora una roadmap di 1-2 anni per le esperienze immersive e il 15% punta ad avere una presenza nel metaverso entro un anno, mentre il 45% ritiene che diventerà mainstream entro tre anni. Tuttavia, molte organizzazioni continuano ad adottare un approccio prudente.

Oltre ai fattori esterni che ostacolano tali iniziative (come mancanza di maturità tecnologica o di infrastrutture per la connettività), il report rileva che si verificano significative sfide interne per le aziende che vogliono portarle su scala in modo da trarre il massimo vantaggio da questo interesse dei consumatori: si registra in particolare la mancanza di pianificazione strategica, tanto che per quasi il 40% delle organizzazioni le iniziative immersive sono ancora considerate progetti una tantum piuttosto che un anello di una catena di costante miglioramento. Quasi due terzi (62%) delle aziende ammettono inoltre che manca l’impegno da parte del management per le iniziative immersive e oltre la metà (56%) dichiara di non avere una chiara tabella di marcia per la loro adozione.

Sicurezza, privacy e inclusività sono elementi importanti per creare un senso di comunità

La curiosità per il metaverso è forse ridimensionata dalle preoccupazioni legate alla tecnologia stessa. Sulla base di un’analisi di oltre 180.000 conversazioni sui social, la ricerca ha rilevato che i consumatori sono in particolare preoccupati per quanto riguarda le molestie sessuali, la sicurezza personale e la privacy.

Se si considera il metaverso come una rete di mondi virtuali, la sicurezza e gli aspetti etici saranno importanti per stabilire un senso di comunità, fondamentale per la sua adozione di massa. Che si tratti di casi d’uso per i consumatori o per i dipendenti, i brand dovranno affrontare questi problemi prima di creare e inaugurare i loro spazi virtuali, trovando modalità di regolamentarli che tengano in considerazione anche le questioni di privacy e sicurezza.

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