Regole

Metaverso, crimini in aumento ma mancano regole condivise. E in Italia?

di |

Cresce il numero di utenti del metaverso e di pari passo aumenta anche il numero e la varietà di abusi sessuali e reati ai danni di avatar digitali.

Cresce il numero di utenti del metaverso, a livello globale e anche in Italia, e di pari passo aumenta anche il numero e la varietà di abusi sessuali e reati ai danni di avatar digitali. Difficile però tutelarsi e denunciare gli abusi subiti. Per gli avatar è difficile il contenzioso. Per il momento, la dimensione virtuale del metaverso è alquanto sguarnita di tutele: il sistema non sembra ancora pronto per difendere le vittime di abusi, non soltanto sessuali, che sempre più spesso si verificano nel metaverso. Abusi sessuali digitali, botte, bullismo, furti, minacce, rapine. Nel metaverso si riscontra tutta la gamma di reati del mondo reale, soltanto che le ispezioni, i controlli e le denunce per il momento sono difficili. Siamo ancora in una dimensione embrionale dal punto di vista del diritto, per usare un eufemismo.

Metaverso, servono regole comuni

Gli esperti di cyberlaw a livello globale gridano a gran voce che serve una nuova cornice di regole che valga anche per il metaverso, dove gli avatar, rappresentazioni digitali degli individui che si muovono in questa nuova dimensione, fanno un po’ il bello e il cattivo tempo. A briglia sciolte, più che altro.

Il dibattito, sollevato sul quotidiano indiano India Times, mette in luce il fatto che la legge attualmente non riconosce ancora i diritti e doveri degli avatar. C’è poi l’aggravante che il metaverso è un “ecosistema globale, il che rende difficile contenzioso”. Per gli esperti, l’attribuzione della identità e della giurisdizione sono al momento fra gli elementi più complicati da risolvere in caso di lite. Pur nella sua fase embrionale, l’interesse per il metaverso è grande spolvero, soprattutto per la sua caratteristica di realtà tridimensionale che combina l’interazione social con la realtà digitale e virtuale, consentendo agli individui di vivere diverse esperienze virtualmente.

Gartner, almeno un’ora al giorno nel metaverso per una persona su quattro entro il 2026

Secondo stime di Gartner, il 25% delle persone passerà almeno un’ora al giorno nel metaverso entro il 2026 per lavoro, shopping, istruzione e entertainment. Nel contempo, il 30% delle organizzazioni avrà prodotti e servizi pronti per il metaverso.

Alla fine dell’anno scorso, Facebook si è ribattezzato Meta Platforms e ha affermato che avrebbe investito 10 miliardi di dollari nel business, dato l’enorme potenziale che vede nello spazio. Diversi marchi e individui hanno iniziato a investire nell’acquisto virtuale di terreni e nella costruzione dei loro mondi virtuali.

Metaverso valore fino a 12 trilioni di dollari

Secondo stime di Goldman Sachs, il mercato globale del metaverso avrà un valore di 12 trilioni di dollari senza tuttavia specificare entro quanto tempo.

Questo afflusso di attività sta attirando marchi e consumatori nel mondo virtuale e sta anche portando a casi di cyberbullismo e molestie, oltre a crimini finanziari, sottolineano gli esperti del settore.

Si tratta di una realtà ancora molto frammentata senza un sistema centrale di regole. Le piattafrome sono sparse un po’ dappertutto a livello globale ed eventuali contenziosi sono complicati anche perché le norme del mondo reale non valgono in quello virtuale.

Nel caso di crimini non economici, devi dimostrare di essere connesso all’avatar che è stato danneggiato nel mondo virtuale. E quando si tratta di crimini finanziari o economici, è ancora un’area grigia poiché la base è la criptovaluta, che non è ancora legale in tutto il mondo, ad esempio in India non lo è.