Bilancio

Mediaset, il taglio dei costi fa volare l’utile. Progetto MFE priorità

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Mediaset chiude il 2019 con utili per 190 milioni rispetto ai 97 milioni dell’anno precedente. Progetto MFE prioritario, ma tempistica dipende da Vivendi. Sul coronavirus impossibile fare previsioni.

Ricavi nel 2019 per 2.925 milioni (rispetto ai 3.401 del 2018 anche per il nuovo perimetro di core business) e un utile di 190 rispetto ai 97 precedenti al netto delle operazioni straordinarie come la plusvalenza EiTowers.

Di fatto, l’utile del 2019 è in calo del 60% circa rispetto ai 468,2 milioni del 2018 che però beneficiavano di operazioni straordinarie a cominciare dalla plusvalenza relativa al riassetto di EiTowers. Al netto di tali voci, il risultato netto del 2018 sarebbe stato di 97,4 milioni di euro. All’utile 2019 si è giunti con un forte contenimento dei costi, scesi del 20,6% a 1,890 miliardi in Italia e del 6% a 681,3 milioni in Spagna.

Lo rende noto Mediaset, che sottolinea il forte taglio dei costi (-20%) e nessun dividendo a favore del progetto di holding internazionale Mfe. A proposito del Coronavirus “non è possibile formulare previsioni attendibili”.

Mediaset per l’anno scorso ricorda l’avviamento di MediaforEurope e l’investimento nel broadcaster tedesco ProsiebenSat.1Media, con una “gestione che ha consentito la crescita degli utili nonostante le oggettive difficoltà registrate dal settore media a livello nazionale e internazionale”. “Decisamente superiori alle stime aziendali anche tre indicatori strutturali: registrano una decisa crescita il risultato operativo e la generazione di cassa, mentre i costi totali vedono una netta riduzione”.

“Il 2019 – spiega Mediaset – è stato anche l’anno in cui il gruppo ha ridefinito in Italia il perimetro del proprio core business con la conseguenza che, sul lato ricavi, è opportuno confrontare l’andamento rispetto al 2018 a perimetro omogeneo, quindi al netto del contributo pubblicitario di importanti eventi sportivi presenti nei palinsesti italiani dello scorso anno come la Champions League Free, l’offerta Calcio Pay e soprattutto, sia in Italia sia in Spagna, l’impatto dell’esclusiva assoluta dei campionati mondiali di calcio”.

In generale il risultato operativo (Ebit) cresce con decisione a 354 milioni di euro rispetto ai 73 del 2018. In Italia, l’Ebit torna in positivo per 91 milioni rispetto ai -182 dell’esercizio 2018 su cui incidevano svalutazioni dei diritti pay pari a 162 milioni. In ulteriore crescita l’Ebit in Spagna: 264 milioni rispetto ai 256 precedenti. Nel dettaglio delle aree geografiche, in Italia il risultato netto è positivo per 76 milioni rispetto ai 364 del 2018 con le straordinarie mentre in Spagna il dato positivo raggiunge i 211 milioni rispetto ai 200 precedenti. L’Indebitamento finanziario netto consolidato, escludendo gli investimenti compiuti per l’acquisizione del 15,1% del broadcaster tedesco ProsiebenSat.1Media e le passività contabilizzate con IFRS 16 in vigore dal 2019, si attesta a 768 milioni di euro rispetto ai 736 milioni di euro del 31 dicembre 2018. Considerando le citate componenti, la posizione finanziaria netta si posiziona a 1.348,3 milioni mentre la generazione di cassa caratteristica di gruppo è positiva per 263 milioni di euro in miglioramento rispetto al 2018 (211 milioni).

Nei primi due mesi del 2020 pubblicità +2,1% Nei primi due mesi del 2020 Mediaset in Italia ha registrato “una decisa crescita degli ascolti televisivi, radiofonici e online, che hanno generato un positivo andamento dei ricavi pubblicitari (+2,1%)”. “Nelle ultime settimane tuttavia – precisa l’azienda – la visibilità sul 2020 è significativamente diminuita a causa dell’emergenza COVID-19. Le forti incertezze e i timori per le ripercussioni sociali ed economiche dell’allarme sanitario dipenderanno anche dalla tempestività con cui saranno definite misure monetarie e fiscali a sostegno dei settori e degli operatori più esposti. Allo stato attuale – spiega il Biscione – non è dunque possibile formulare previsioni attendibili circa la durata e gli impatti dell’emergenza sulla gestione e i risultati di gruppo”.

Mediaset, il cui Cda “ha verificato le misure adottate sull’emergenza sanitaria”, ricorda infine che la tempistica di fusione e di nascita di Mfe “è attualmente condizionata alla definizione dei procedimenti legali in corso promossi da Vivendi”.

Al momento “siamo sempre più convinti” che il progetto “MediaForEurope sia la naturale” evoluzione strategica non solo per Mediaset, ma per tutto il comparto televisivo. “Siamo molto positivi” sul progetto dichiara il Cfo di Mediaset, Marco Giordani secondo cui Il 2019 è stato “un anno molto buono”. I flussi di cassa sono migliorati, “il bilancio è solido”. “Non possiamo prevedere l’impatto legato al Coronavirus ma quello che possiamo dire è che Mediaset è pronta per reagire, stiamo lavorando per mantenere la massima flessibilità” sui costi. Il gruppo sta mantenendo la struttura dei costi della società il più flessibile possibile, mentre resta il focus sul cash flow.

E’ stata rinviata l’udienza tra Mediaset e Vivendi di fronte al Tribunale di Milano per il ricorso dei francesi contro il via libera alla fusione della holding di Cologno con la controllata spagnola e l’avvio di Mfe. C’è stata anche una richiesta in questo senso da parte di Vivendi e l’udienza prevista originariamente per domani è stata aggiornata al 2 aprile.