L'analisi

Mediaset, entro novembre lo spin-off di Premium

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La Borsa accoglie bene le previsioni di Mediaset e il titolo ci guadagna. Entro fine mese lo spin-off della pay tv Premium.

Bene Mediaset in Borsa nonostante ieri abbia presentato risultati in perdita per i primi nove mesi dell’anno.

Stamani il titolo in apertura guadagnava il 7,39% a 2,9 euro per assestarsi verso la chiusura sul 6,21% a 2,8 euro sulla scia delle previsioni in utile prospettate dall’azienda. Per la pay tv Premium, trattative in corso con i possibili soci. Entro la fine del mese ci sarà lo spin-off.

Il punto di vista degli analisti

 

All’indomani dei conti del broadcaster italiano, gli analisti sottolineano soprattutto il contenimento dei costi superiore alle attese e il conseguente impatto sui risultati.

Gli analisti di Equita, in particolare, hanno inserito il titolo Mediaset nel portafoglio principale con consiglio ‘buy’ e prezzo obiettivo di 3,5 euro.

Mediobanca ha sottolineato come la trimestrale del gruppo di Cologno Monzese sia all’interno del consensus, seppur nella parte alta, mentre hanno sottolineato il buon risultato a livello operativo “grazie al forte impegno nel controllo dei costi”.

Ubs ha confermato a sua volta il consiglio ‘buy’ ritenendo i conti nei nove mesi di Mediaset superiori alle attese grazie ai risparmi e nota il buon momento della raccolta di novembre.

Intermonte mantiene invece invariata la raccomandazione sul titolo Mediaset tagliando il target price a 3 euro, Barclays (underweight) lima il target a 2,90, e Nomura (neutral con target tagliato a 3,15) resta cauta alla luce della debolezza del mercato pubblicitario italiano.

JpMorgan invece pur tagliando il target assegnato a Mediaset vede il titolo andare a 5,40 euro, e consiglia di sovrappesarlo in portafoglio, visto che potrebbe beneficiare da una ripresa del mercato pubblicitario. Kepler conferma il ‘buy’.

Marco Giordani: ‘Per Premium, saremo pronti per luglio’

Passaggio ovviamente sulla pay Tv Mediaset Premium su cui nei giorni scorsi si è espresso il vicepresidente Pier Silvio Berlusconi, parlando di un possibile accordo con Telecom Italia, ben accolto dall’Amministratore delegato dell’operatore tlc Marco Patuano.

Lo spin-off delle attività ‘pay’ di Mediaset Premium in una società indipendente – nella quale Telefonica deterrà l’11,1% come previsto dall’acquisto per 100 milioni effettuato all’inizio di luglio – “avverrà entro la fine del mese“.

Lo afferma il Cfo Marco Giordani, rispondendo in conference call agli analisti finanziari.

Sull’ingresso di nuovi soci, al momento nessuna novità. Giordani ha detto: “Non commento. Tutti sono benvenuti ma solo se migliorano industrialmente l’attività”.

A frenare le trattative con i due gruppi che hanno già manifestato interesse, Vivendi e Al-Jazeera, sarebbe il prezzo di Premium, valorizzata a 900 milioni di euro dopo l’ingresso della telco spagnola.

Giordani ha indicato che “Mediaset ha in corso contatti con possibili partner commerciali per la pay-tv Premium in modo da essere pronta per luglio 2015 al momento del lancio della nuova offerta con l’esclusiva Champions League”.

Risultati finanziari

Mediaset archivia i primi nove mesi con un rosso di 46,8 milioni rispetto ai 27,3 milioni dello stesso periodo del 2013 ma migliora la gestione operativa del gruppo, grazie al contenimento dei costi, e si riduce l’indebitamento. Ora l’azienda televisiva punta a conseguire al termine dell’esercizio un risultato netto consolidato in territorio positivo e a confermare un livello di indebitamento netto consolidato sostanzialmente in linea con quello registrato al 30 settembre.

Sul rosso dei nove mesi ha contribuito la partecipazione in Digital+, ceduta nel corso dell’esercizio a Telefonica per 465 milioni di euro, che ha contribuito negativamente per 16 milioni. I ricavi netti consolidati della controllata di Fininvest hanno invece tenuto: sono stati pari a 2,38 miliardi, in linea rispetto ai 2,39 miliardi dei primi nove mesi del 2013. Migliora la gestione operativa dell’azienda grazie al contenimento dei costi. Il Mol è in crescita a 895,7 milioni di euro rispetto agli 867,5 milioni del 2013. L’indebitamento finanziario netto di gruppo cala, grazie alla politica di riduzione dell’ultimo anno, passando dai 1,459 miliardi del 31 dicembre 2013 ai 968,4 milioni del 30 settembre 2014.

Tra i confini nazionali il risultato netto dei nove mesi ha toccato una perdita di 56,9 milioni rispetto ai 36,5 milioni di euro dei primi nove mesi 2013. I ricavi netti consolidati hanno invece raggiunto 1,73 miliardi rispetto a 1,8 miliardi del 2013.

Se poi si guarda al digitale, i ricavi caratteristici di Mediaset Premium – vendita di carte, ricariche, abbonamenti – sono stati pari a 402,5 milioni di euro rispetto ai 410,3 milioni dei primi nove mesi 2013. I ricavi di EI Towers hanno raggiunto invece i 174,9 milioni (rispetto ai 174,8 milioni dello stesso periodo 2013).

In Spagna i ricavi netti consolidati generati dal gruppo Mediaset España hanno raggiunto i 658,2 milioni rispetto ai 583,9 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (+12,7%). I ricavi pubblicitari lordi si sono attestati a 628,3 milioni rispetto ai 564,5 milioni dei primi nove mesi 2013 (+11,3%). L’utile netto è stato pari a 25,2 milioni rispetto ai 22,1 milioni dei primi nove mesi del 2013.

Pubblicità, novembre unico mese con segno positivo

Al 30 settembre la raccolta pubblicitaria complessiva di Publitalia ’80 e Digitalia ’08 si è attestata a 1,16 miliardi rispetto ai 1,22 miliardi dei primi nove mesi dell’anno precedente, con una flessione pari al -4,9%.

“Il mese di novembre potrebbe essere l’unico del 2014 a segnare un andamento positivo della raccolta pubblicitaria per Mediaset in Italia”, ha spiegato il direttore generale di Publitalia, Luigi Colombo.

“Il quadro economico generale in Italia e la mancanza di segnali riferibili all’avvio di una fase di ripresa della domanda interna e dei consumi rendono ancora difficile produrre stime attendibili circa l’andamento della raccolta pubblicitaria dei prossimi mesi”, afferma Mediaset, secondo la quale “in ottobre l’andamento dei ricavi pubblicitari italiani rimane in linea con quello registrato nei primi nove mesi dell’anno” mentre “in Spagna, dove invece la ripresa economica si è consolidata, i ricavi pubblicitari dovrebbero continuare a registrare un andamento positivo anche nell’ultima parte dell’esercizio”.

Il gruppo televisivo conclude, sostenendo che “Sulla base di queste indicazioni e sul presupposto di un mercato pubblicitario negli ultimi mesi non difforme dai primi mesi dell’anno, il Gruppo dovrebbe comunque conseguire al termine dell’esercizio un risultato netto consolidato in territorio positivo e confermare un livello di indebitamento netto consolidato sostanzialmente in linea con quello registrato al 30 settembre“.