Strategie

Media e tlc, Vivendi ago della bilancia sul mercato italiano

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Occhi puntati Vivendi che ha due partite aperte, quella su Telecom Italia e quella su Mediaset Premium. Il gruppo di Vincent Bolloré potrebbe essere l’ago della bilancia del futuro mercato italiano della tv e delle tlc.

Il futuro del mercato italiano della tv e delle telecomunicazioni sembra sempre più legato al nome della francese Vivendi che in questo momento ha una doppia partita aperta, quella che riguarda la trattativa con Telefonica per la brasiliana GVT, che potrebbe prevedere il suo successivo ingresso in Telecom Italia, e quella sulla pay tv Mediaset Premium per la quale sta già trattando.

Due dossier che potrebbero intrecciarsi se Vivendi, come parte del deal con Telefonica, chiedesse oltre alla quota in Telecom anche quella in Premium.

Le ipotesi al vaglio sono tante e mentre c’è anche chi ipotizza una new co tra l’operatore tlc italiano e l’azienda della famiglia Berlusconi, forse proprio in funzione di difesa, l’unico elemento di certezza, tra questi piani che prenderanno molto tempo prima che vengano portati a compimento, è che Vivendi in questo momento è in una posizione economica molto forte e, se come dicono i francesi c’est l’argent qui fait la guerre, potrebbe proprio essere la società guidata da Vincent Bolloré a fare da ago della bilancia sul l futuro scenario italiano per i media e per le tlc.

Per capire meglio quali potrebbero essere i prossimi scenari, bisogna partire da una considerazione fondamentale, Vivendi sta cercando di dismettere gli asset delle tlc per focalizzarsi sulla pay tv.

Avendo ben chiaro questo elemento, possiamo sicuramente immaginare che Bolloré possa quindi essere interessato prima di tutto alla quota dell’11% di Telefonica in Premium.

Una partecipazione sulla quale Mediaset ha un diritto di prelazione ma sappiamo anche che l’azienda sta cercando partner internazionali per la sua pay tv, tra l’altro valorizzata grazie all’ingresso degli spagnoli in più di 900 milioni di euro.

Da parte dei francesi una presenza in Premium sarebbe del tutto funzionale alla propria strategia di rafforzamento sul mercato della tv a pagamento dove al momento appare marginale visto che è presente solo in Francia e Spagna con CanalPlus e un allargamento in Italia gli consentirebbe non solo di fronteggiare meglio l’avanzata in Europa della super Sky di Rupert Murdoch, ma anche di essere un player forte nei diritti tv, vista l’avanzata nel Continente di operatori internet che offrono contenuti in streaming, come Netflix.

Dall’altra parte però resta Mediaset che con l’ingresso dei francesi avrebbe sicuramente meno potere decisionale sulla sua pay tv e preferirebbe un socio che sia un operatore telefonico piuttosto che un competitor.

In questo senso, alcuni osservatori hanno ipotizzato un possibile accordo con Telecom per i contenuti ma quest’ultima ha però già siglato un accordo molto oneroso con Sky Italia e che in caso venisse meno prevedrebbe anche una penale di 350 milioni di euro. Insomma la cosa appare poco fattibile, almeno nell’immediato. Più realistico è invece pensare che Vivendi possa prendere le quote di Telefonica in Telecom e in Premium per avere nuove reti per distribuire i propri contenuti, allargare il bacino dei propri utenti, e diventare il secondo polo europeo della pay tv. Il prossimo passo di Vivendi potrebbe quindi essere Premium e poi vedremo in che direzione si andrà.