Guidelines

Lepida, una guida all’open source per la PA dell’Emilia-Romagna

di R.N. |

Orientarsi meglio nell’open source, contestualizzando a livello regionale le indicazioni del CDA e non solo. E’ questo l’obiettivo della guida messa a punto da Lepida per le Pa dell’Emilia-Romagna.

Da Lepida un documento per orientarsi meglio nell’open source. I destinatari del documento sono gli amministratori della PA dell’Emilia-Romagna e i tecnici degli Enti che intendono realizzare o acquisire soluzioni software.

Al tema è dedicato OpensourcER, curato tecnicamente da Lepida, con lo scopo di diffondere conoscenza sul software “aperto”.

“Il documento – spiega Lepida – offre una panoramica a tutto campo, da quella regolamentare a quella più strettamente tecnica, partendo dalla presentazione dello “stato dell’arte”, ossia la mappatura delle soluzioni finora adottate e la relativa valutazione”.

La scelta di soluzioni è molto ampia e la normativa molto complessa: il documento è mirato a dare supporto agli Enti nella scelta, per rispettare le relative normative, ma anche per cercare di mettere ordine alle proprie architetture, in ottica di ottimizzazione, semplificazione, integrazione tra diversi sistemi.

Si vuole quindi diffondere nel territorio conoscenza tramite linee guida che illustrino le diverse tipologie di soluzioni software e forniscano una guida all’adozione delle normative riguardanti i temi open source e riuso.

Nel documento vengono contestualizzate a livello regionale le indicazioni del Codice dell’Amministrazione Digitale, emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale, evidenziando aspetti come l’utilizzo di formati ed interfacce aperte e standard per l’interoperabilità e la cooperazione applicativa.

“Vengono inoltre forniti – aggiunge Lepida – diversi esempi di valutazione di soluzioni oltre che l’esposizione dei possibili percorsi per “aprire” le soluzioni software in un’ottica open source”.

Lepida conclude precisando che “Il documento include la mappatura di alcune soluzioni open source e a riuso usate nel nostro territorio. Si tratta di un lavoro “in progress”, diffuso con il coinvolgimento e la partecipazione delle Comunità Tematiche, pubblicato sul sito opensourcer.lepida.it”.