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Iran: Italtel sigla MoU per lo sviluppo della rete di TCI

di A.T |

L’Ad Stefano Pileri ha accompagnato il premier Matteo Renzi nella sua visita ufficiale in Iran. L’accordo prevede lo sviluppo e la modernizzazione della rete tlc dell’incumbent iraniano

In occasione della visita ufficiale del Governo Italiano in Iran, guidata da Premier Matteo Renzi, Italtel ha appena siglato un Memorandum of Understanding (MoU) con l’operatore Telecommunication Company of Iran (TCI) per lo sviluppo e la modernizzazione della rete di telecomunicazioni.

Un accordo che si iscrive nell’ampio ventaglio di opportunità di business apertosi per le aziende italiane in seguito all’accordo sul nucleare iraniano, e della cui portata si era già discusso in occasione della visita in Italia del presidente iraniano Hassan Rouhani.

Il MoU è stato siglato dall’Ad Italtel Stefano Pileri, che ha dichiarato: “Il Memorandum of Understanding firmato oggi è un passo in avanti di grande importanza nella cooperazione tra Italia ed Iran”.

“Le telecomunicazioni e l’Information & Communication Technology – ha aggiunto Pileri – rappresentano un potente acceleratore per lo sviluppo di molteplici settori e dell’economia in senso più ampio”.

TCI è il più importante operatore di rete fissa e mobile dell’Iran nonché il principale provider di servizi internet.

L’ accordo premia la solida esperienza maturata dall’azienda italiana nella progettazione e realizzazione di reti complesse per numerosi operatori internazionali. Esperienza che Italtel sta ora focalizzando nei mercati dell’area EMEA e dell’America Latina, nei quali si presenta come partner per guidare la Digital Transformation di grandi imprese, pubbliche amministrazioni e service provider.

Quanto al bilancio complessivo degli accordi firmati in occasione del Business Forum italo-iraniano, il governo ha comunicato che sono state 14 le intese bilaterali tra imprese e associazioni del sistema produttivo italiano e controparti iraniane.

Gli accordi riguardano diversi settori – dall’Oil&Gas alle tlc, dall’acciaio alle smart city – e per importi variabili da 20 milioni fino a 5 miliardi di dollari.