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Inwit, decisione Ue sulla fusione slitta al 6 marzo

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L’antitrust europeo si prende 15 giorni in più per valutare i rimedi presentati da Tim e Vodafone in vista del primo responso sulla fusione fra le torri di Vodafone e Tim.

L’antitrust europeo si prende 10 giorni di tempo, come da procedura, per esaminare le proposte di concessioni presentate da Tim e da Vodafone il 14 febbraio sull’operazione di fusione tra Inwit e Vodafone Tower notificata il 17 gennaio scorso. Lo si evince dal sito della Commissione dove il termine indicato per una decisione è slittato dal 21 febbraio (25 giorni lavorativi dalla notifica dell’operazione) al 6 marzo.

L’operazione

L’operazione ha lo scopo di riunire sotto Inwit, la società delle torri cellulari controllata da Tim al 60%, tutte le infrastrutture di telefonia mobile, portando Tim e Vodafone ad avere una quota del 37,5% nella nuova Inwit, che in seguito dovrebbe mettere sul mercato una quota del 25% a uno o più fondi infrastrutturali.

Fondi

Tra i soggetti interessati, oltre ad Ardian, ci sarebbe anche Kkr, fondo che sarebbe stato individuato da Tim anche come partner nell’eventuale operazione di integrazione di reti con Open Fiber e in parallelo come potenziale socio di minoranza interessato a rilevare una quota della rete secondaria di Tim, valutata secondo voci di stampa 7,5 miliardi di euro.

Commissione Ue

La Commissione Ue, in merito alla fusione delle torri di Tim e Vodafone Italia, aveva chiesto alle aziende di presentare alcune concessioni, che sono quindi arrivate.

I commissari Ue ora raccoglieranno anche i pareri dei competitor e poi prenderanno una decisione sul deal, che potrebbe però richiedere ulteriori approfondimenti.

Gli operatori mobili virtuali italiani avrebbero già chiesto che la nuova Inwit apra l’accesso alla sua rete.