L'evento

INWIT alla 4W4I, il Dg Diego Galli: ‘Nostro impegno contro il digital divide fa parte della nostra mission’

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Il Dg di INWIT Diego Galli, in occasione dell'evento 4 weeks 4 inclusion: 'Evoluzione delle nostre torri in una logica di “Tower-as-a-service” consente sia l’accelerazione della diffusione delle reti ultraveloci'.

Si è svolto oggi “Connettere per includere: le infrastrutture digitali al servizio di cittadini e territori”, l’evento organizzato da INWIT nell’ambito della terza edizione della rassegna interaziendale “4 weeks 4 inclusion”.

Al talk hanno partecipato il Sen. Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Innovazione tecnologica, Diego Galli, Direttore Generale INWIT, l’On. Giulia Pastorella, il Sen. Antonio Nicita, il Sen. Roberto Rosso, e Marco Bussone.

L’evento è stato moderato da Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità INWIT e ha visto al centro del dibattito l’importante questione dell’emarginazione sociale di interi territori.

Contro il digital divide mission di INWIT

“Il nostro impegno per la riduzione del digital divide è parte della nostra mission ed elemento fondamentale per la costruzione di una “Smart Italy” più inclusiva, digitale e sostenibile, abilitando ovunque la connettività macro e micro – ha dichiarato Diego Galli, Direttore Generale INWIT-. Anche l’evoluzione delle nostre torri in una logica di “Tower-as-a-service” un’infrastruttura sempre più intelligente e sostenibile, consente sia l’accelerazione della diffusione delle reti ultraveloci, sia di diventare un centro tecnologico in cui si fondono componenti IoT e sistemi di comunicazione. Per vincere questa sfida è necessario completare il percorso di semplificazione per realizzare le infrastrutture digitali e superare barriere e ostacoli burocratici che ritardano la trasformazione digitale e aggravano i divari tra le varie aree del Paese”.

Butti: doppia sfida per il digitale, infrastrutture e competenze

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sen. Alessio Butti, ha concluso i lavori ricordando che ci sono due sfide: quella della connettività e quella della formazione digitale oltre alla rilevanza della comunicazione dell’informazione verso i cittadini. Secondo Butti un grande contributo può arrivare anche dall’evoluzione verso la “tower as a service”, che apre un mondo verso l’IoT e l’edge computing, e dalle coperture dedicate indoor in ospedali e nella pubblica amministrazione.

Allungare i tempi del PNRR

L’On. Giulia Pastorella ha posto l’accento sulla rilevanza delle competenze digitali e della necessità di ridurre il digital divide: “Non basta connettere un territorio se non ci sono i servizi al cittadino – ha detto Giulia Pastorella nel suo intervento – Non bastano nemmeno i pc e i tablet agli alunni nelle scuole, come avvenuto in pandemia, se poi gli studenti e gli insegnanti non hanno le capacità digitali necessarie per usare questi strumenti”. Mancano competenze digitali nel nostro paese ed è un fatto che “troppo spesso c’è un mis match fra la domanda e l’offerta – aggiunge – il problema viene affrontato con diversi pacchetti a livello europeo, ma non c’è una ricetta unica per colmare questo divario. E’ vero che il PNRR certamente aiuta nello sviluppo dei Comuni, ma si occupa un po’ meno della parte che riguarda la cittadinanza”. Infine, “quando si portano grosse fette della popolazione online, non si può pretendere di eliminare in toto il digital divide strutturale, quello degli anziani ad esempio che non possiamo pretende che usino Spid come le generazioni più giovani” aggiunge Pastorella.  

Secondo il Sen. Roberto Rosso il digital divide sarebbe il tema prioritario se non ci fosse l’emergenza energetica e sarebbe necessario richiedere alla Commissione Europea di allungare i tempi di attuazione del PNRR. “L’infrastrutturazione digitale del paese sarebbe il primo problema del paese se non ci fosse l’emergenza energetica – ha detto Roberto Rosso – il divario digitale sta diventando un vero problema sociale. Noi (in Piemonte ndr) abbiamo segnalazioni di comuni montani e non che hanno connessioni traballanti. Alcune aziende sono costrette a recarsi nell’ufficio comunale del sindaco, l’unico dotato di WiFi funzionante, per inviare le mail. I problemi ci sono, il 55% degli italiani non sa usare Internet”. Il senatore Rosso ha inoltre sottolineato il forte impegno da parte del ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo sul fronte della digitalizzazione dei comuni: “Non vorrei che l’Italia perdesse parte dei fondi del Pnrr per l’incapacità di sfruttare i fondi da parte dei comuni”.

Di avviso opposto il Sen. Antonio Nicita, secondo il quale si potrebbero utilizzare gli spazi di flessibilità del decreto semplificazioni e per il quale è fondamentale l’integrazione della connettività fisso-mobile indoor in particolare nelle scuole e negli ospedali. Per il Presidente UNCEM, Marco Bussone, il digital divide un gap assolutamente da colmare anche con risorse extra rispetto a quelle del PNRR perché ci sono ancora troppe aree del territorio non coperte.