Produzione 'additiva'

Industria 4.0, componenti stampati in 3D ‘on demand’ per le imprese e le Pmi italiane

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Nasce nel Lazio un nuovo centro 'aperto' di produzione e ricerca per stampare in 3D pezzi di ricambio per l’industria italiana e l’economia 4.0, con personalizzazione del prodotto finale e immagazzinamento dei file invece che dei prodotti.

Un laboratorio ‘aperto’ dove realizzare su domanda parti di macchinari e manufatti high tech per i più disparati utilizzi, dal settore aerospaziale al manifatturiero, dalla sanità all’agritech.

La struttura, che si chiama “MAIA”, acronimo per Materiali Avanzati in una Infrastruttura Aperta, nascerà presso il centro Enea di Casaccia a Roma.

Qui saranno studiati nuovi materiali e nuove tecniche per la realizzazione di componenti ad alto contenuto tecnologico, con cui, a partire da polveri particolari (tra 10 e 50 micron) da impiegare nella stampa 3D, “realizzare componenti, semilavorati e prodotti finiti, grazie ad attrezzature e sistemi innovativi di processo e di qualificazione della struttura come stampanti, presse e forni”.

All’inizio il mercato di riferimento sarà l’aerospazio, visto che nella regione Lazio è presente il più grande distretto tecnologico italiano del settore, dove i materiali avanzati vengono considerati una priorità e la stampa 3D una promettente prospettiva industriale”, ha spiegato Dario Della Sala, responsabile della divisione ENEA “Tecnologie e processi dei materiali per la sostenibilità”.

Ma vogliamo anche anticipare la domanda che potrà emergere da settori come l’energia, il biomedicale per la realizzazione delle protesi sanitarie e nei beni culturali per restauri integrativi e ‘repliche’ di opere d’arte a scopo divulgativo”.

Questo tipo di produzione, definita “additiva”, cioè basata sulla stampa 3D, è un settore d’avanguardia dell’Industria 4.0, in quanto, ha precisato l’Enea in una nota, “consente una completa personalizzazione del prodotto finale che viene realizzato in tempi rapidi senza necessità di stampi, con prestazioni e costi competitivi e in una gamma assai ampia di materiali anche molto leggeri (plastica, leghe metalliche, ceramica e compositi)”.

Rilevante il fatto che questa tecnica produttiva consente di superare l’immagazzinamento di prodotti per passare all’immagazzinamento di “file”, processo fondamentale per la “produzione on demand” di pezzi di ricambio.

Il laboratorio di ricerca e servizi MAIA è destinato alle grandi industrie, alle PMI e agli altri enti di ricerca applicata, e offre una strumentazione all’avanguardia che consentirà all’economia 4.0 di sviluppare materiali innovativi per la stampa 3D, di mettere a punto le relative tecniche di applicazione e di realizzare prototipi di componenti hi-tech per le imprese aerospaziali del Lazio e di tutta Italia, visto che, come ha sottolineato Della Sala nella nota, si tratta di “un’infrastruttura aperta”.