L'iniziativa

Il TourFor5G fa tappa a Bari. Suigo (INWIT): ‘Le nostre infrastrutture per far crescere anche il Mezzogiorno’

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La sesta tappa del TourFor5G arriva a Bari, città sede di diverse sperimentazioni sul 5G dove la diffusione del nuovo standard è auspicata per lo sviluppo di nuovi servizi fra cui la gestione urbana e il controllo del territorio tramite droni. Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di INWIT: 'Per l'88% degli italiani la connessione è un diritto".

Il TourFOR5G, ciclo di incontri sul territorio per confrontarsi sul valore delle infrastrutture digitali, sul 5G e sulla rilevanza dei territori, anche per raggiungere gli obiettivi del PNRR per favorire la transizione digitale del Paese, ha visto la sesta tappa svolgersi a Bari. L’incontro, dal titolo ““La transizione digitale: tra PNRR e privati enti locali e semplificazioni”, si è tenuto presso la Sala Consiliare del Comune di Bari ed è stato promosso da FOR (Fondazione Ottimisti e Razionali) e INWIT. L’evento di Bari ha visto la partecipazione di: Giovanna Bruno, Sindaco Comune di Andria, Domenico Calcaterra, Partenariato RETURN Università di Napoli Federico II, Eugenio Di Sciascio, Vicesindaco e Assessore all’Innovazione tecnologica, Laura Di Raimondo, Direttore generale di ASSTEL, Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di INWIT. È stato moderato da Claudio Velardi, Presidente di FOR.

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“La città di Bari è destinataria dei fondi del  MIMIT che ci hanno permesso di ospitare le prime sperimentazioni 5G – ha dichiarato il vicesindaco e assessore all’Innovazione tecnologica Eugenio Di Sciascio – abbiamo utilizzato quei fondi per attivare progetti innovativi per il monitoraggio del territorio, sperimentazioni con veicoli a guida autonoma, droni utilizzati in una varietà di utilizzo e altre iniziative di sperimentazione di scenari che impatteranno progressivamente la vita dei cittadini, nell’ambito del progetto casa delle tecnologie emergenti (Bari Innovation hub). A queste prime esperienze si aggiungono oggi i fondi messi a diposizione dal PNRR che hanno attivato il più importante investimento negli enti locali per la transizione digitale finanziando l’attivazione di nuovo servizi digitali in tutti i comuni. La sfida dei prossimi anni sarà quella di estendere le nuove tecnologie per migliorare la gestione urbana delle nostre città, considerate le straordinarie potenzialità che hanno i droni, ad esempio, nel trasporto di merci o medicinali e il monitoraggio del territorio, ma anche le potenzialità del 5G a bassa latenza. A noi amministratori la sfida di tradurre queste opportunità in azioni concrete di cui la comunità possa beneficiare pienamente.”

Un’indagine dell’istituto Piepoli rileva che per l’88% degli italiani la connettività è un diritto e che 6 italiani su 10 sarebbero disposti ad accettare alcuni disagi pur di avere una connessione di ultima generazione. INWIT mette a disposizione le proprie infrastrutture digitali, condivise e sostenibili a supporto di tutti gli operatori di telecomunicazione per far crescere anche il Mezzogiorno – ha detto il Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di INWIT -. L’ostacolo maggiore è dovuto ai tempi dell’iter autorizzativo, ancora troppo lunghi, nonostante gli importanti passi avanti compiuti. Lavoriamo insieme agli enti locali e a tutti le istituzioni per accelerare questo processo e il TourFOR5G ha proprio l’obiettivo di instaurare relazioni sempre più forti con i territori per portare avanti la digitalizzazione del Paese”.

“Gli enti riscontrano difficoltà nella messa a terra dei bandi del PNRR, dovute al fatto di non avere un know-how perché non c’è stata formazione ad hoc del personale. Gli enti stanno tuttavia rispondendo bene, anche se hanno bisogno di essere maggiormente supportati – ha detto Giovanna Bruno, Sindaco Comune di Andria -. L’Italia sconta poi ancora una certa diffidenza del pubblico nel confrontarsi con i privati, elemento che rende più complessa la macchina burocratica. Ciononostante, il Paese sta dimostrando grande consapevolezza verso il PNRR, un’enorme opportunità che nessuno vuole mancare. Senza gli enti comunali e gli operatori che lo applicano PNNR, però, i suoi obiettivi non possono essere raggiunti.”

“Questo è il momento per costruire alleanze forti, perché il PNRR è una spinta importantissima, ma il tempo stringe: se l’obiettivo è il 2026, siamo già a metà strada. Occorre costruire un’alleanza tra i territori, le imprese e le istituzioni pubbliche –ha detto Laura Di Raimondo, Direttore generale ASSTEL. Solo così sarà possibile raggiungere gli obiettivi che il Paese si è dato. La necessità è quella di dotarsi di una politica industriale di medio-lungo termine per colmare il gap con gli altri Paesi europei, con cui ci sono ancora troppi divari”.