Il castello del Miramare a Trieste

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Il castello del Miramare di Trieste fu una residenza della corte Asburgica.

Bello di suo, visto dal drone assume un fascino inedito che può solo stupirci.

Il complesso venne costruito nell’omonima frazione per volere di Massimiliano d’Asburgo-Lorena, arciduca d’Austria e imperatore del Messico, per farne la propria dimora da condividere con la moglie Carlotta del Belgio.

Il Monumento è la principale attrazione di Trieste con 3.408.662 visitatori nel 2010.

Affacciato sul golfo di Trieste, è situato a pochi chilometri a nord del capoluogo (circa 6 km dalla Stazione Centrale).

Il castello è circondato da un grande parco di circa 22 ettari caratterizzato da una grande varietà di piante, molte delle quali scelte dallo stesso arciduca durante i suoi viaggi attorno al mondo, che compì come ammiraglio della marina militare austriaca.

Nel parco si trova anche il castelletto, un edificio di dimensioni minori che funse da residenza per i due sposi durante la costruzione del castello stesso, ma che divenne di fatto una prigione per Carlotta, quando perse la ragione dopo l’uccisione del marito in Messico.

Il Castello di Miramare “presenta ancora gli arredi originali d’epoca, testimonianza della storia dei nobili proprietari, l’arciduca e la moglie Carlotta di Sassonia, figlia del re del Belgio, e del loro triste destino che non gli permise di godere della splendida dimora“.

All’interno, il castello è suddiviso in numerose stanze.

Il piano terra era destinato a residenza dell’Imperatore Massimiliano I e della consorte Carlotta, mentre quello superiore venne in periodo successivo adibito a residenza del Duca Amedeo d’Aosta, che vi abitò per circa sette anni e modificò alcune stanze secondo lo stile dell’epoca.

Furono rimosse le insegne Imperial-Regie e sostituite con croci sabaude.

Questo castello è risultato funesto per chi vi ha abitato: Massimiliano d’Asburgo partì per cingere la corona imperiale del Messico e vi morì, Amedeo partì per l’Impero d’Etiopia di cui fu viceré e morì in prigionia.

Nel 2013 è stato il venticinquesimo sito statale italiano più visitato, con 241.404 visitatori e un introito lordo totale di 520.298 Euro.