Parità di genere

HeForShe. Colao (Vodafone): ‘Il 30% di donne tra i manager entro il 2020’

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In occasione dell’8 marzo, Vodafone ha organizzato a Milano l’evento ‘HeForShe. Un passo avanti. La parità di genere riguarda tutti. Anche gli uomini’.

Raggiungere il 30% di donne tra i 7.500 ruoli manageriali entro quattro anni, aumentare l’accesso delle donne alla rete come strumento di lavoro e di indipendenza economica, favorire attraverso la tecnologia l’educazione femminile nei campi profughi dei Paesi dove Vodafone opera. Sono obiettivi che il Gruppo Vodafone punta a realizzare a sostegno delle donne aderendo alla campagna “HeForShe” promossa dalle Nazioni Unite e cui oggi la compagnia dedica un evento a Milano con la presenza, fra gli altri, dell’ad di Vodafone Italia Aldo Bisio e del Ceo del gruppo Vittorio Colao.
Lanciata meno di due anni fa dall’attrice Emma Watson in qualità di ambasciatrice UN Women, l’iniziativa “HeForShe. Un passo avanti. La parità di genere riguarda tutti. Anche gli uomini” vuole sensibilizzare e coinvolgere un miliardo di uomini perché si facciano promotori attivi della riduzione delle disuguaglianze di genere. Il Gruppo Vodafone punta a raccogliere almeno 100 mila adesioni al progetto.
L’impegno di Vodafone Italia si declina già in numerose iniziative a sostegno delle donne in azienda, che rappresentano circa la metà di 7 mila dipendenti (e il 39% della popolazione manageriale). La compagnia garantisce la presenza di almeno una donna nella rosa di candidati per una promozione o un’assunzione e a tutte le mamme dà stipendio pieno per nove mesi e mezzo, oltre a turni di lavoro agevolati e programmi di aggiornamento al rientro dalla maternità.

Vodafone Italia è da sempre attenta anche alle politiche di conciliazione delle vita lavorativa con quella familiare e le iniziative a sostegno della maternità ne sono un esempio. A tutte le mamme l’azienda garantisce lo stipendio pieno per nove mesi e mezzo, oltre a turni di lavoro agevolati e programmi di aggiornamento al rientro dalla maternità. Non è un caso che delle 3.700 donne in Vodafone, oltre 2.000 sono mamme. Di queste, 630 hanno avuto figli negli ultimi tre anni. Oltre a ciò, l’azienda prevede un programma di Welfare flessibile grazie al quale il dipendente può scegliere di trasformare il premio di risultato in beni e servizi a condizioni agevolate, nell’ambito dell’istruzione, della previdenza e di servizi ricreativi. Un’altra misura innovativa che promuove un’organizzazione del lavoro più flessibile è lo Smart Working, la possibilità per 3.500 dipendenti di scegliere di lavorare da remoto 1 giorno alla settimana, favorendo maggiore equilibrio tra impegno professionale e vita familiare nonché’ rafforzando il rapporto di fiducia tra capo e collaboratore, focalizzato sui risultati piuttosto che sulla presenza fisica.

HeForShe
Oltre all’evento “HeForShe”, Vodafone Italia festeggia la Festa della donna, l’8 marzo, con uno spot che evidenzia alcuni luoghi comuni del nostro linguaggio. Il video provocatoriamente chiede se “Un uomo single sui 40 anni può essere definito uno zitello?” oppure perché “Gli uomini maturano. Le donne Invecchiano?”. E ancora “Perché non diciamo ‘auguri e figlie femmine’?” O “Le donne sono il sesso debole. Ma chi l’ha detto?”.

“Raggiungere il 30% di donne tra i ruoli manageriali, portare le comunicazioni a 100 milioni di donne in Paesi emergenti dove noi operiamo e che non hanno accesso né a comunicazione, né a servizi finanziari o a educazione; educare 3 milioni di rifugiati nei campi profughi in Africa, in particolare donne, per dare loro futuro”. Questi sono i tre “impegni hard” assunti dal Gruppo Vodafone per la parità di genere illustrati oggi da Vittorio Colao, presidente del gruppo di tlc, a margine dell’evento.

“C’è anche un impegno più ‘soft’ – ha aggiunto Colao – che è quello di discutere ed essere attivi a condividere con colleghe e colleghi di tutta Vodafone su come migliorare la partecipazione in tutta Vodafone”. “La mia speranza è che tra qualche anno non si parli più di #HeForShe o SheForHe, ma solo di WeForWe.”, ha twittato Colao, che in un altro tweet ha aggiunto che “C’è un pregiudizio, un bias sulla leadership: statisticamente sono meglio gli uomini. Sbagliato”.

Un impegno per la parità di genere che si rispecchia anche nella partecipazione di Colao, all’iniziativa “IMPACT 10x10x10” – all’interno di “HeForShe” di UN Women – che coinvolge 10 CEO, 10 Capi di Stato e 10 rettori universitari per favorire il cambiamento nelle diverse realtà ed essere di esempio alla propria comunità di riferimento.

“Non vogliamo cavarcela col solito mazzetto di mimose”, ha spiegato dal palco del Vodafone Village l’amministratore delegato di Vodafone Italia Aldo Bisio. “Creare consapevolezza su questa campagna istituzionale di ‘HeForShe’ è un’occasione molto importante per tutti”, ha aggiunto. Guardano ai tassi di occupazione delle donne rispetto agli uomini, per Bisio le “donne rappresentano la più grossa opportunità mancata per lo sviluppo dell’economia nei prossimi 20-30 anni”. Ben vengano, ma non bastano le quote rose, ha aggiunto, “noi manager dobbiamo creare le condizioni nelle aziende affinché le quote rose non rappresentino solo il fiore all’occhiello, ma per far sì che l’aspetto meritocratico sia permeato in tutti i rami aziendali”. Per questo a partire da giugno l’ad partirà per un nuovo roadshow nelle sedi italiane di Vodafone per ascoltare e definire “l’agenda della diversità per i prossimi tre anni”. 

“Nel 2014 il 40% di laureati in ingegneria sono donne, non possiamo che esserne felici – ha twittato Bisio – Ogni 100 uomini laureati, ci sono 155 donne, perché questo talento non viene valorizzato? Le donne rappresentano una grande opporunita’ per lo sviluppo economico. Le leggi aiutano ma siamo noi manager a dover creare le condizioni. E in Vodafone lo facciamo”.

Hanno risposto alle domande degli studenti degli atenei milanesi in un serrato Question Time: Giovanni Azzone, Magnifico Rettore del Politecnico di Milano, l’Onorevole Mara Carfagna, Davide Dattoli, Co-Founder di Talent Garden, Federico Ghizzoni, CEO di UniCredit, Renato Mazzoncini, CEO di Ferrovie dello Stato e Alessandro Rosina, Professore Ordinario dell’Università Cattolica di Milano.

Hanno voluto sostenere la campagna “HeForShe” con la loro partecipazione attiva: Guido Maria Brera, Co-Founder del Gruppo Kairos, la Senatrice e Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli, Luciano Fontana, Direttore del Corriere della Sera, Simone Ovart, Presidente di UN Women Italy, Claudia Parzani, Presidente di Valore D e Partner Linklaters, la giurista Livia Pomodoro e il regista Gabriele Salvatores.