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Google lavora a due droni per competere con Amazon

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I piccoli velivoli sono destinati alle consegne a domicilio. Peseranno meno di 25 Kg per una velocità di 160 chilometri orari.

Google accelera sui droni. Obiettivo? Stracciare Amazon. La web company di Mountain View ha registrato a inizio mese due modelli – B3 e M2 – presso la Federal Aviation Administration (FAA) negli Stati Uniti e presto partiranno i test.

Una battaglia, quella con la società guidata da Jeff Bezos, senza esclusione di colpi con la mission di farsi largo sul mercato delle consegne a domicilio.

Per Amazon si tratta di un settore molto importante, collegato alla piattaforma di eCommerce.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, Google starebbe lavorando a due nuovi droni che saranno appunto destinati alle consegne, dopo il fallito tentativo del primo modello, realizzato nell’ambito del Project Wing, accantonato per un problema di design.

Le nuove versioni dei droni di Google dovrebbero essere dotate di più motori, un’ala fissa, pesare meno di 25 kg e volare fino a 160 km/h.

Questi droni di consegna dovrebbero permettere a Google di accelerare nel settore del commercio online e recuperare il ritardo accumulato rispetto ad Amazon.

Negli ultimi mesi Big G ha infatti aumentato le iniziative in questa direzione. Dal bottone ‘Compra’ su YouTube al servizio Google Express, il gruppo continua a investire.

Dalla sua, Amazon sta continuando a testare alcuni droni in Inghilterra. Questa estate la società di Bezos ha chiesto alle Autorità USA ‘una zona di transito ad alta velocità’ per i propri velivoli che consegnano pacchi.

Nello specifico è la NASA che si sta occupando della cosa. Da circa un anno sta seguendo il dossier e il 27 luglio ha siglato accordi di cooperazione con 14 società americane tra le quali Amazon e Google.