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Fondi Ue per l’innovazione, attesi investimenti per 3,5 miliardi di euro entro il 2028

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IoT, realtà virtuale, green tech ed economia circolare, dal suo avvio nel 2020, il Fondo Cei ha già approvato 111 investimenti in startup e Pmi altamente innovative, per oltre 500 milioni di euro. “Il Fondo CEI si è sviluppato a una velocità incredibile, affermandosi come nuova forza negli investimenti tecnologici dell'Ue”, ha dichiarato la Commissaria Gabriel.

La spesa del Consiglio europeo per l’innovazione

A partire dall’anno scorso, fino ad oggi, il Consiglio europeo per l’innovazione (Cei) ha approvato 111 investimenti in imprese, piccole e medie imprese e starutp, per oltre 500 milioni di euro, si legge sul sito della Commissione europea.

Attraverso il fondo Cei sono state sostenute decine di imprese e relativi progetti di innovazione tecnologica in diversi ambiti, dalla salute all’economia circolare, fino all’internet delle cose.

In questo nuovo annuncio del Cei si riportano 70 ulteriori investimenti, mentre si stima che il fondo di innovazione dovrebbe raggiungere i 3,5 miliardi di euro di investimenti nei prossimi sette anni.

Il Fondo Cei si è sviluppato a una velocità incredibile, affermandosi come nuova forza negli investimenti tecnologici dell’Ue. Questa forma di finanziamento unica nel suo genere – che abbina sovvenzioni e capitale proprio – si sta rivelando molto interessante per le start-up più promettenti d’Europa a cui fornisce i mezzi per sviluppare ed espandere le attività nel continente”, ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani.

Come funziona il fondo investimenti

Soluzioni per realtà virtuale, smart city, tecnologie optiche di nuova generazione, mobile app, internet ibrida, internet delle cose, tecnologie per la salute, servizi e infrastrutture eHealth, tecnologie per la protezione dell’ambiente, nuovi carburanti a basso/bassissimo impatto ambientale, servizi digitali in ambito urbano e rurale, sono alcuni dei progetti che in diversi Paesi europei come Francia, Germania, Svezia, Portogallo, Estonia e Belgio sono stati selezionati di recente e sostenuti con investimenti Cei.

Come spiegato dalla Commissione, gli investimenti in capitale proprio vanno da 500 000 euro a 15 milioni di euro per impresa, integrando il finanziamento già erogato sotto forma di sovvenzioni tramite l’Acceleratore del CEI che può raggiungere 2,5 milioni di euro.

La partecipazione azionaria del fondo Cei è compresa tra 10 % e 25 %, è specificato nel comunicato della Commissione, ed è solitamente utilizzata per mobilitare altri investitori nell’ambito di una più ampia tornata di finanziamenti.

Costruire un spazio finanziario favorevole all’innovazione

Il fondo Cei, che sarà mantenuto e migliorato ulteriormente nell’ambito di Orizzonte Europa, non è stato istituito per massimizzare i rendimenti degli investimenti finanziari in imprese promettenti o nelle loro soluzioni da implementare, ma per colmare una carenza sempre latente di risorse da spendere proprio per sviluppare i progetti tecnologici più innovativi.

Il vero obiettivo, è spiegato nella nota che accompagna la nuova fase del fondo, “è attirare gli operatori del mercato, condividere ulteriormente i rischi creando un’ampia rete di fornitori di capitali e partner strategici adeguati per i coinvestimenti e i finanziamenti successivi”.