INFRASTRUTTURE

Eolico offshore: gli impianti metterebbero a rischio gli uccelli marini

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Intorno ad alcune isole scozzesi, potrebbero morire 1.500 sule all’anno.

La sopravvivenza degli uccelli marini sarebbe a rischio nelle zone in cui sorgono impianti eolici off shore. Questo, stando a uno studio delle università di Exeter, Leeds e Glasgow, che ha rilevato come le strutture pianificate al largo del Regno Unito potrebbero uccidere un numero di sule dodici volte superiore rispetto a quanto precedentemente stimato. Finora, infatti, si riteneva che le sule volassero a meno di 22 metri di altitudine, quindi sotto le pale eoliche. Stando agli esperti, tuttavia, quando sono in cerca di cibo questi uccelli volano a una media di 27 metri sopra il livello del mare, rischiando collisioni mortali.

Le sule, uccelli marini che che ogni anno si riproducono intorno al Regno Unito tra aprile e settembre, cacciano in un’area che si sovrappone a quella dove dovrebbero sorgere alcuni impianti eolici. Si tratta del Firth of Forth, un fiordo scozzese creato dall’estuario del fiume Forth. Una delle piccole isole dell’area, chiamata Bass Rock, ospita la più grande colonia al mondo di sule, con circa 70.000 esemplari. Nel raggio di 50 km dall’isola è in programma la costruzione di due impianti offshore, che secondo gli studiosi potrebbero causare la morte di 1.500 uccelli all’anno.

Ma esisterebbe una soluzione, secondo i ricercatori che scrivono: ‘Aumentare la distanza tra le pale delle turbine e il mare darebbe più spazio alle sule. Per questo, sostengono, la distanza minima consentita dovrebbe essere portata dagli attuali 22 metri a 30 metri.