Reti e sostenbilità

Energia e 5G, Mondo (INWIT): ‘Investire in rinnovabili, vantaggio economico e di sostenibilità’

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Andrea Mondo, responsabile Technology e Operations di INWIT: 'La produzione di energia da fonti rinnovabili appare strutturalmente l’unica vera azione a medio termine su cui convergere ed investire fortemente'.

Il tema dei consumi e l’aumento dei costi al centro dell’evento “Breaking the energy curve” di Ericsson che si è tenuto ieri a Roma. Sul tavolo la necessità per la industry delle Tlc di ottimizzare i consumi energetici senza rinunciare all’implementazione delle reti di nuova generazione.

Ne ha parlato Andrea Mondo, responsabile Technology and Operations di Inwit, rispondendo ad alcune domane sulle possibili ricette per invertire il trend della curva dei consumi e sul come l’aumento dei costi sta impattando le strategie di implementazione delle nuove reti 5G nel breve e nel lungo periodo.

‘Fonti rinnovabili unica soluzione nel medio termine’

“Il tema è molto complesso – ha detto Andrea MondoFondamentale è separare il breve periodo che ha natura di tipo emergenziale e quello di medio e lungo periodo, che invece ha una natura più strutturale. Da un lato nuove linee di prodotto che abbiano classi di efficienza energetica migliorative e sostenibili (nonché range di funzionamento in temperatura sensibilmente superiori), dall’altro progettazioni green in grado di valutare gli impatti nell’intero ciclo di vita dei prodotti in una logica di economia circolare e soprattutto gestioni “smart” dei servizi offerti in accordo alle reali esigenze dei clienti (es. spegnimento dei layer di traffico, in notturna). Allo stesso tempo, la produzione di energia da fonti rinnovabili, appare strutturalmente l’unica vera azione a medio termine su cui convergere ed investire fortemente, con evidenti vantaggi non solo economici e finanziari, ma anche di sostenibilità, andando a ridurre in modo significativo la carbon footprint delle organizzazioni.

In questo contesto, l’innovazione assume più che mai un ruolo prioritario. Ne sono un esempio l’utilizzo dei materiali a “cambio di fase” (Phase Change Material) per riduzione consumi di condizionamento, o accumulatori ad alto efficientamento, entrambi temi in grande sviluppo”.   

​NET Zero e riduzione dei consumi, il ruolo dei fornitori

Un altro quesito aperto nella industry è in che modo i fornitori di tecnologia possono contribuire al percorso di trasformazione degli operatori per raggiungere l’obiettivo della NET Zero e della riduzione dei consumi energetici.

“L’obiettivo Net Zero coinvolge inevitabilmente tutta la filiera – dice il manager di INWIT – Come accennavo, il tema per i produttori è complesso e ha vari punti di attenzione:

  • sviluppi di prodotti ad alta efficienza energetica e range di temperature funzionali superiori
  • evoluzione nei sistemi di autoproduzione di energia verde, specifiche per i vari model site (oggi tra un roof top ed un raw land, evidentemente ci sono differenti approcci strutturali)
  • sistemi di gestione dei consumi di sito “intelligenti” con smart GW integrati tra apparati tecnologici e non, connessi alla gestione di sistemi di autoproduzione energetica o alla Grid classica (associabile a temi di predittiva e AI)
  • sperimentazione di nuove materie prime per conditioning e accumulatori/batterie, filone importantissimo”.

Il ruolo delle istituzioni: spinta a ricerca e innovazione

Un altro aspetto importante riguarda il ruolo del Governo (le istituzioni), che possono sostenere il settore in questo percorso di trasformazione verso la neutralità climatica (net zero). ​
“Viviamo un momento molto critico a causa principalmente della crisi energetica e la cosa più semplice da pensare potrebbe essere una politica di agevolazioni fiscali e supporto all’investimento rivisitata, alla luce del nuovo contesto, se non fosse che la crisi coinvolge strutturalmente non solo l’industria, ma anche i singoli cittadini, richiedendo soluzioni differenti – ha detto Mondo – Sono molte anche le iniziative legate al PNRR sull’argomento. Sarebbe dunque opportuno,  oltre alle agevolazioni in tal senso,  una forte spinta su ricerca e innovazione industriale. Il tema energetico, e quindi climatico, sarà in agenda per decenni, la crisi energetica credo abbia solo effettuato un boost a cose che avremmo dovuto fare prima anche industrialmente”.

​Il ruolo di AI e Machine Learning

Infine, uno sguardo al futuro con una riflessione sul ruolo che potranno avere in futuro Intelligenza Artificiale e Machine Learning per massimizzare i risparmi energetici della rete.

“Come INWIT abbiamo un piano di sostenibilità all’interno del nostro Piano industriale che ci impegna anche in questa direzione – chiude Mondo – Stiamo investendo sia in sviluppo di competenze digitali, ma anche sistemistiche a livello di energy management. La nostra forza è ovviamente inferiore a quella dei grandi Vendors, con i quali siamo assolutamente pronti e disponibili a mettere a terra piani di testing e sviluppo importanti, non ci sono altre vie”.