Il piano

Biden propone 50 miliardi di dollari di spesa pubblica nel 2023 per energia pulita, elettrificazione e clima

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L’amministrazione americana spinge sull’acceleratore per promuovere le energie pulite, in particolare il solare, le soluzioni per la decarbonizzazione e l’elettrificazione dell’edilizia e dei trasporti, proponendo un piano di finanziamenti per l’amministrazione pubblica centrale che anticipa il “Build Back Better” fermo in Senato.

Accelerare la decarbonizzazione

Considerando la centralità di tematiche ormai strategiche per il futuro delle economie avanzate, come l’energia pulita, l’elettrificazione dei trasporti, la decarbonizzazione dell’economia e dell’industria, più in generale la riduzione delle emissioni di gas serra e il contrasto ai cambiamenti climatici, la proposta di budget per l’anno fiscale 2023 di soli 44,9 miliardi circa per ambiente, clima e transizione energetica green, pare un po’ rinunciataria da parte dell’amministrazione americana.

D’altronde, la Casa Bianca si attende ancora lo sblocco del disegno di legge “Build Back Better (BBB), che includeva circa 550 miliardi di dollari proprio per l’energia, soprattutto in termini di crediti d’imposta, incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e maggiore efficienza e sicurezza delle catene di approvvigionamento.

Il provvedimento è sul tavolo del Senato, mentre il passaggio alla Camera è già avvenuto con esito positivo a novembre 2021.

Il piano di Biden

Quella del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è a tutti gli effetti una mossa che, integrata nel dispositivo finanziario federale di 5,8 trilioni di dollari per l’anno fiscale 2023, tende da un lato a fare pressione sull’iter di approvazione del testo già esistente, dall’altro prova ad anticipare, anche se non ufficialmente, alcuni dei contenuti del BBB legati appunto alla clean energy, all’elettrificazione e alla decarbonizzazione.

In sede di illustrazione del provvedimento, Biden ha dichiarato che “il budget stabilito riduce i costi energetici delle famiglie, ma anche per le imprese grazie ai crediti d’imposta, con l’obiettivo di rendere case ed edifici più efficienti a livello energetico, e allo stesso tempo sostiene ricerca e innovazione per favorire la crescita delle soluzioni energetiche pulite più avanzate, soprattutto per mezzo del solare”.

Si parte dall’amministrazione centrale

Il piano prevede una spesa pari a 9,2 miliardi di dollari per la ricerca, lo sviluppo e la distribuzione di energia pulita presso le unità preposte del Dipartimento dell’Energia (DoE), solamente un terzo del budget previsto dall’esercizio 2021, con l’aggiunta di 90 milioni di dollari per l’istituzione di un nuovo ufficio dedicato al dispiegamento delle infrastrutture di rete (Grid Deployment Office).

All’agenzia ARPA-E del DoE, che aiuta a sviluppare tecnologie energetiche emergenti a livello nazionale, andranno 700 milioni di dollari.

Altri 254 milioni di dollari andranno al Dipartimento dell’Interno, con l’obiettivo di migliorare la distribuzione dell’energia pulita, la pianificazione e l’autorizzazione di progetti per l’energia solare, eolica e geotermica, la progettazione e realizzazione di infrastrutture di nuova generazione.

Elettrificazione e solare

Più di 100 milioni di dollari saranno spesi in progetti pilota per l’elettrificazione delle case delle famiglie a basso reddito, mentre altri 150 milioni di dollari andranno ai progetti di elettrificazione e decarbonizzazione di case ed edifici nei territori assegnati ai nativi americani.

Alle agenzie federali nel loro complesso andranno 757 milioni di dollari per l’acquisizione di veicoli elettrici e a basse emissioni inquinanti.

Più di 200 milioni di dollari andranno infine al programma Solar Manufacturing Accelerator, per sviluppare la filiera nazionale delle apparecchiature necessarie per la diffusione di impianti solari domestici.