Il pacchetto

Biden a Roma con in tasca il piano da 555 miliardi di dollari per energia pulita e clima

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Il Presidente americano arriva nel nostro Paese dopo aver annunciato in patria una manovra da 1,75 trilioni di dollari per scuola, sanità, lavoro, welfare e giustizia sociale e ambientale. Sul clima ha annunciato un piano storico, ma necessario per raggiungere gli obiettivi green del suo mandato. Almeno sulla carta.

Biden a Roma per il G20 poi a Glasgow per la COP26

È arrivato stanotte alle 02:30 all’aeroporto di Fiumicino di Roma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per partecipare al G20 della Capitale e per poi volare alla COP26 di Glasgow.

Il Presidente americano è accompagnato in questo suo viaggio dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e dal consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan.

Biden_Mattarella

L’agenda odierna prevede un incontro con Papa Francesco in Vaticano, quindi con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il premier Mario Draghi e un faccia a faccia con il Presidente francese, Emmanuel Macron.

555 miliardi per energia pulita e clima

Prima del suo arrivo in Europa, però, Biden ha voluto presentare alla nazione il suo Piano per ricostruire l’America (“Build Back Better Framework”).

All’interno, un capitolo dedicato esclusivamente al contrato ai cambiamenti climatici e all’energia pulita, per ridurre sempre più le emissioni di gas serra, tra cui la CO2, e per diminuire l’impatto delle attività umane sull’ambiente.

Un piano green da 555 miliardi di dollari, considerato dai suoi detrattori troppo dispendioso e dai suoi sostenitori più convinti troppo debole.

Di fatto il Presidente degli Stati Uniti voleva giungere a Roma con qualcosa in mano, cioè una grande manovra da 1,75 trilioni di dollari complessivi, che va dalla scuola al mondo del lavoro, dalle questioni ambientali all’assistenza sanitaria, fino alla riforma fiscale e una più giusta tassazione sui grandi redditi.

Tornando agli obiettivi di sostenibilità, riduzione a zero delle emissioni climalteranti e di neutralità climatica, l’azione verde pianificata dal Presidente Biden è stata presenta come “il più grande sforzo mai compiuto nella storia americana per contrastare i cambiamenti climatici”.

I punti chiave per il Green Deal USA

Tra i punti chiave c’è la volontà di incentivare i cittadini a scegliere l’energia pulita da fonti rinnovabili e soprattutto l’elettrificazione.

Ad esempio, grazie al credito d’imposta sui veicoli elettrici, le famiglie potrebbero acquistare un’auto a batterie o ibrida ad un prezzo d’ingresso attorno ai 12.500 dollari, secondo quanto riportato dal Washington Post.

Serviranno così più impianti per le fonti rinnovabili e quindi più tecnologia green per realizzare pale eoliche e pannelli fotovoltaici, senza contare le infrastrutture di rete, tutto lavoro da fare in America e che sarà fatto dagli americani, così da creare nuove migliaia di posti di lavoro.

A riguardo, sempre secondo il quotidiano americano, il piano prevede la costituzione di un nuovo Corpo civile per il clima, con l’obiettivo di assumere circa 300.000 giovani per ripristinare foreste e zone umide e provvedere alle conseguenze degli effetti dell’aumento delle temperature.

Il Governo costituirà un fondo speciale per accelerare il lancio di progetti ed iniziative per la promozione della giustizia ambientale, per promuovere energia pulita e la sostenibilità ambientale in tutto il Paese, soprattutto nelle aree più svantaggiate economicamente e che nel tempo hanno subito gli effetti di politiche che disinvestivano e creavano nuove disuguaglianze.

Il concetto di base è che se un in un territorio le imprese inquinano e degradano l’ambiente, i cittadini e le famiglie vedranno diminuire il valore delle loro case e dei terreni, vedranno diminuire gli investimenti ed avanzare la desertificazione economica.

Biden vuole invertire questo corso e tornare ad investire per stimolare la crescita, ma in maniera diversa, partendo da principi di resilienza e sostenibilità ambientale, nel valorizzare le risorse naturali, come foreste e territori vergini, per proteggere e conservare il suolo. Almeno sulla carta.