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eCare: estate 2019 caldissima a Bologna, quasi 11 mila contatti a sostegno delle persone anziane

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Lepida diffonde i numeri del progetto della rete bolognese eCare: 10.796 contatti per monitorare le condizioni socio-sanitarie degli anziani inseriti in lista, oltre 1.700 quelli contattati nelle giornate di elevato calore tra giugno e luglio, mentre sono state ricevute 1.178 telefonate.

Il Servizio eCare Bologna, attivato nel 2005 per volontà del Comune, si è sviluppato negli anni come una rete di cittadini, associazioni, istituzioni, professionisti, in grado di offrire una rete relazionale e di supporto all’anziano fragile.

Tra le attività previste dal progetto: numero verde dedicato 800 562110; telefonate settimanali; telemonitoraggio delle condizioni di salute; trasporto e spesa a domicilio; contatti con i medici di medicina generale; interventi relativi alle ondate di calore.

Dal 15 giugno al 15 settembre, sono stati 10.796 i contatti effettuati dal servizio eCare per monitorare le condizioni socio-sanitarie degli anziani inseriti in lista, mentre sono state ricevute 1.178 telefonate, oltre 1.700 anziani contattati nelle giornate di elevato calore. Sono questi i numeri presentati da Lepida, società in house della Regione Emilia Romagna e coordinatrice del progetto, portato avanti assieme a Comune di Bologna, Azienda USL, ASP Città di Bologna e dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria.

Gran parte delle telefonate, si legge in una nota Lepida, sono state effettuate nei periodi più caldi per richiedere informazioni sociosanitarie, servizi di assistenza al proprio domicilio, trasporti a visite sanitarie, ricevere un po’ di compagnia e partecipare a qualche iniziativa di socializzazione.

Il periodo con il maggior numero di ondate di calore, tra fine giugno e fine luglio, ha visto l’attivazione per 3 volte (per un totale di 7 giornate) del Piano di Monitoraggio verso anziani, con un alto livello di fragilità (MAIS), per un totale di 1.736 anziani contattati da volontari per accertarsi che non vi fossero situazioni di bisogno.

Secondo l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (Arpae), l’estate 2019 è al quarto posto tra quelle più calde fin qui registrate, alle spalle del 2003, 2012 e del 2017.
Le precipitazioni hanno fatto registrare anomalie mensili anche pesanti con i mesi di giugno ed agosto caratterizzati da piogge scarse, mentre il mese di luglio ha visto frequenti fasi di maltempo con anomalie percentuali del +150%.