La kermesse

Droni, in arrivo a luglio il nuovo regolamento ENAC

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L’ENAC accelera l’iter per il nuovo regolamento dei droni, un settore in espansione a raccolta in questi giorni al Roma Drone Expo 2015 che si tiene all’aeroporto dell’Urbe

“Contiamo di arrivare ad una implementazione del regolamento ENAC entro Luglio”. Lo ha detto questa mattina Alessandro Cardi, direttore centrale Regolazione Tecnica dell’ENAC, all’apertura del Roma Drone Expo 2015, il raduno del settore che si tiene nell’aeroporto dell’Urbe. Il nuovo regolamento, quindi, è quasi pronto, ad un anno dall’entrata in vigore del Regolamento ENAC sui Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR).

Senza entrare nel dettaglio, il messaggio di Cardi è stato molto chiaro: “il nostro obiettivo con il nuovo regolamento è di recuperare il set di requisiti per le operazioni a rischio – ha detto il dirigente dell’ENAC – c’è la volontà di formare e regolamentare la professione e di trovare delle norme congrue a quelli che sono gli scenari possibili in questo settore”.

Nello specifico, quello degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto è un comparto trasversale, che abbraccia diversi settori di applicazione. “Innanzitutto, il settore industriale dal momento che ci sono innumerevoli aziende piccole e medie. Ma anche il settore economico visto che questo comparto genera un considerevole giro d’affari”, chiude Cardi, aggiungendo che i droni saranno anche un utile contributo alle forze dell’ordine.

Questo settore, come aveva già anticipato la vice presidente del Senato Valeria Fedeli, “è molto importante e avrà degli sviluppi certi nel futuro, portando con sé la creazione di nuovi posti di lavoro”.

“Un valore di mercato – aggiunge Luciana De Fino, che ha fondato il produttore di droni AirDroneche è difficile da valutare (soprattutto in Italia) ma che si aggira intorno ai 5,2 miliardi su scala globale”, nel quale l’Italia gioca un ruolo di punta nelle classifiche internazionali, “piazzandosi al 3 posto sia in export che in volume di acquisti”, precisa De Fino.

Per Maurizio Madiai, coordinatore settore aerospaziale AIAD (Federazione Aziende Italiane per Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza), “il nostro paese può avere un ruolo fondamentale nel comparto dei droni anche perché c’è piena collaborazione tra gli enti governativi e gli enti addetti al settore”.

Quelli che però sembrano mancare sono i dati precisi. Dati economici, in termini di giro d’affari in Italia ma anche dati quantitativi, ovvero quanti APR ufficiali ci sono in circolazione. Per esempio, in Francia il numero ufficiale di APR si aggira intorno a mille.

Per quanto riguarda invece gli incentivi e fondi adibiti per questo comparto innovativo, Enrico Serpieri, Capo della Segreteria – vice Presidenza presso Regione Lazio ha confermato che questo è uno dei tre settori principali sui quali la regione Lazio vuole puntare: “Ci saranno 20 milioni di euro per strutture pubbliche e private da vincolare a progetti di sviluppo di Droni e alla formazione professionale”, ha detto.