Tech Economy Hub

Diego Galli (INWIT): ‘Nostre tecnologie al servizio di tutti’

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Diego Galli, Direttore Generale di INWIT, al Tech Economy Hub: 'Il concetto di condivisione è per noi centrale, in quanto crea efficienza per l’industria delle TLC, per i nostri clienti e per i territori'.

Nel corso del Tech Economy Hub che si è tenuto oggi a Milano, organizzato dal Sole24ore in collaborazione con Core srl, è intervenuto nel panel “IL MONDO DEL FUTURO? È TECH INCLUSIVE” insieme a Mario Nobile, Direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgiD), Diego Galli, Direttore Generale di INWIT.

INWIT, con le proprie infrastrutture digitali e condivise abilita gli operatori e le tecnologie a connettere persone ed oggetti, sempre e ovunque, necessarie nel processo di promozione e di trasformazione digitale per una società più sostenibile. Le nostre infrastrutture sono al servizio di tutti gli operatori di tecnologia mobile, ma anche di altre tecnologie, come FWA e IoT. Il concetto di condivisione è per noi centrale, in quanto crea efficienza per l’industria delle TLC, per i nostri clienti e per i territori. Proprio grazie al concetto di condivisione, siamo oggi in grado di sviluppare la connettività in territori in digital divide con una sola infrastruttura, anche lì dove prima ne servivano molteplici”.

“Ed è anche in quest’ottica che INWIT, in collaborazione con TIM e Vodafone, con i fondi del PNRR, sta realizzando nuovi siti per coprire 1.200 aree a fallimento di mercato, a disposizione di tutti gli operatori. Siti che aiuteranno a portare la connettività mobile in aree a fallimento di mercato, contribuendo alla riduzione del digital divide. Abbiamo iniziato quest’anno e i prossimi anni fino al 2026 saranno di ulteriore sviluppo. Stiamo procedendo in linea con gli obiettivi, anche se in un contesto non particolarmente facile, soprattutto per i tanti attriti che nascono sia per un sistema di regole complesso, sia da un approccio culturale che vede la nuova infrastruttura spesso come un problema, dimenticando le opportunità che ne scaturiscono e il suo valore sia economico sia sociale”.