l'evoluzione

dcx. Internet delle cose e l’evoluzione della costumer experience

di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience |

molte aziende si stanno già attrezzando per capire come sfruttare la Internet-of-Things per iniziative customer-oriented, ed è lì che si giocherà la prossima evoluzione della digital customer experience.

#dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience.
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Da quando l’Internet delle Cose è diventato un trend topic anche in Italia, si parla sempre più spesso dei suoi effetti sul mercato e sul rapporto tra brand e clienti. Le voci sono discordanti, il che serve a sottolineare come si tratti di un settore giovane, che deve ancora mostrare le sue reali potenzialità. In realtà molte aziende si stanno già attrezzando per capire come sfruttare la Internet-of-Things per iniziative customer-oriented, ed è lì che si giocherà la prossima evoluzione della digital customer experience.

Le analisi più interessanti arrivano da oltreoceano, anche perché dalle nostre parti alcuni devono ancora metabolizzare l’impatto della rivoluzione mobile – che non è certo destinata a fermarsi. Smartphone, app e social media giocano già un ruolo cruciale nelle strategie di marketing e nella ridefinizione dei piani di investimento, ma è l’interconnessione tra ‘macchine’ il prossimo passo nel percorso di digital transformation. Ormai siamo circondati da device intelligenti e oggetti in grado di comunicare tra di loro, con gli utenti, anche in assenza di imput umani. Questa connessione è l’essenza della Internet-of-Things (IOT).

Nata come ‘machine-to-machine-communication’, l’Internet delle Cose con il passare del tempo si sta rivelando un vero e proprio cambio di paradigma nelle modalità di interazione tra le persone e gli oggetti – e quindi tra clienti e prodotti/brand. Un percorso che ha avuto inizio con i piccoli e grandi elettrodomestici ma che ben presto è uscito dai confini della casa – la domotica, per intenderci – ed è destinato a portare, da qui al 2018, alla produzione di qualcosa come 400 ZettaByte di dati ogni anno (secondo uno studio Cisco).

Oggetti che non necessitano dell’intervento umano per funzionare e interagire: non si tratta di una prospettiva lontana nel futuro, ma di una realtà che si sta realizzando sotto i nostri occhi. Basti pensare a servizi come IFTTT (‘If This Then That’) o Nest Labs. Non è difficile immaginare l’impatto dell’Internet delle Cose in tutti i settori industriali, e non a caso è la I-o-T stata inserita da Gartner nei 10 trend tecnologici del 2015.

Le aspettative dei clienti sono cresciute a dismisura e i modelli di business devono evolvere di conseguenza. iBeacon, smartwatch, push notification sono solo il primo passo: ormai le aziende non possono sottovalutare la possibilità di creare connessioni innovative e coinvolgenti con i clienti. Internet delle Cose significa portare la customer experience a un nuovo livello.

Per approfondire:

http://blog.neosperience.com/5-customer-experience-facts-you-can%E2%80%99t-ignore-in-the-digital-era

http://blog.neosperience.com/gartners-top-10-technology-trends-for-2015-that-will-change-dcx

http://blog.neosperience.com/4-rules-of-mobile-engagement-for-the-age-of-the-customer