Il trend

Dai geometri agli architetti, droni in volo per controllare il territorio

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Cresce in Italia il ricorso ai droni da parte di diverse categorie professionali fra cui geometri, ingegneri, architetti, geologi e archeologi.

Cresce il ricorso ai droni per il controllo del territorio in Italia. Geometri, architetti, ingegneri, geologi e anche archeologi le categorie che sempre più si affidano a queste macchine volanti per le proprie attività. Nonostante i limiti introdotti dal Regolamento dell’ENAC sugli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR), sarebbero già oltre un migliaio i professionisti che a matita e compasso hanno affiancato le opportunità offerte da sofisticati sensori imbarcati su droni ad ala fissa e rotante. Una vera rivoluzione, che potrebbe cambiare il volto di molte professioni.

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Un primo bilancio sarà tracciato martedì 17 marzo in occasione della conferenza “Droni e telerilevamento”, che si svolgerà a Roma presso il Centro Congressi Frentani (via dei Frentani 4, ore 9-16) organizzata da Ifimedia e Mediarké. A questa conferenza, parteciperanno rappresentanti degli Ordini professionali, docenti universitari e manager di aziende specializzate che propongono droni e sensori. Saranno anche presentate le prime esperienze “sul campo” nell’utilizzo di questi mezzi per la fotogrammetria e la topografia, la gestione del territorio e di grandi impianti, ma anche per la geologia, l’archeologia, il controllo dei beni culturali e il monitoraggio dell’ambiente

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 “Il telerilevamento tramite drone sembra essere uno dei settori di punta e con maggiori potenzialità di sviluppo dell’impego di queste nuove macchine volanti a fini professionali”, ha detto Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. “Molte professioni, come quelle dei geometri o degli ingegneri edili, sono alla vigilia di una vera rivoluzione tecnologica, che vedrà una rapidissima crescita della presenza dei droni in attività classiche come la fotogrammetria e la topografia, ma anche in tutte le operazioni relative al monitoraggio e alla conoscenza del territorio e dell’ambiente. Molto interessanti sono poi le nuove applicazioni per la salvaguardia dei beni culturali e anche per le ricerche archeologiche”.