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Cybersecurity, Obama si schiera con Cameron: stop ai dati criptati nelle app social

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Barack Obama si schiera con il primo ministro David Cameron e dopo il caso Charlie Hebdo sposa la proposta inglese di vietare l'utilizzo di app e comunicazioni criptate da parte dei cittadini.

Obama decide di schierarsi apertamente con Cameron nella crociata alla lotta alla criptazione dei dati lanciata la scorsa settimana dal primo ministro inglese.

Lo ha reso noto il presidente degli Stati Uniti al convegno nazionale di venerdì scorso sulla Cybersecurity tenutosi ad Arlington in Virginia.

La decisione di schierarsi arriva dopo due giorni di meeting tra i due capi di stato, che hanno concordato una linea comune da seguire per far fronte alla sempre crescente minaccia cyber. Parigi e tutta la vicenda di Charlie Hebdo è stata la miccia che ha fatto accendere la spia rossa.

Il tutto è nato dalla conferenza stampa della scorsa settimana, nella quale Cameron ha promesso, nel caso fosse stato rieletto, nuove misure anti-terrorismo tra cui l’interruzione della crittografia end-to-end, un sistema di sicurezza, usato dal popolare sistema di messaggistica WhatsApp e da altre compagnie, che permette l’accesso ai messaggi solo e soltanto tra emittente e destinatario.

In altre parole, il sistema crittografato è una garanzia alla privacy del cittadino, soprattutto perché, nel caso ci fosse da parte dell’autorità giudiziaria una richiesta dei tabulati ‘messaggistici’ di un individuo, la società proprietaria non sarebbe in grado di decriptare il contenuto dei messaggi.

Le riforme proposte da Cameron fanno quindi parte di un’operazione legislativa mirata a obbligare le tlc e i fornitori di servizi internet (WhatsApp, Telegram, Cyberdust e altri) ad archiviare più dati, in modo da creare una rete di collaborazione più grande per la lotta al terrorismo e agli attacchi cyber.

D’altro canto, gli Stati Uniti sono già avvezzi a questo tipo di approccio: dal caso Snowden, alla problematica delle intercettazioni; alla garanzia della privacy del singolo cittadino al trattamento dei dati personali.

Negli anni ’90, durante l’amministrazione Clinton, si era proposta, in modo però fallimentare, l’utilizzo di un chip che permettesse la lettura di dati sensibili solo da parte del governo. Il progetto non è andato a buon fine ed è tramontato definitivamente nel 1996 dopo il rifiuto di utilizzarlo da parte di produttori e consumatori.

L’amministrazione Obama mantiene dunque una linea dura facendo sapere di voler trovare un escamotage tecnico in modo che, da una parte le libertà civili e i dati del cittadino siano protetti. Dall’altra che le autorità, con le giuste motivazioni, possano accedere a tutti i dati necessari per combattere il terrorismo.