Oggi parliamo con Mirko Cazzato, co-fondatore del movimento giovanile Mabasta – Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti che ha appena pubblicato con Edizioni Piemme il libro “Non chiedermi se va tutto bene”. Spesso chi subisce violenza psicologica o digitale non riesce a dirlo, resta in silenzio, si chiude. Mirko invece, al contrario, ha scelto di raccontare e condividere, per dare voce a chi non ce l’ha e per rompere quel muro di vergogna e paura che accompagna tante vittime.
Le domande che gli abbiamo rivolto
A Mirko gli abbiamo rivolto le seguenti domande:
- Perché hai sentito la necessità di scrivere questo libro e cosa vorresti arrivasse ai lettori?
- Quali forme di cyberbullismo vedi oggi più diffuse nelle scuole?
- Quali misure concrete chiederesti alle istituzioni per rafforzare la lotta a bullismo e cyberbullismo?
- Come funzionano e come sono nate le 6 azioni del modello Mabasta?
- Come si può alimentare meglio una cultura del rispetto online e far capire ai ragazzi l’impatto di fenomeni come hate speech, revenge porn e diffusione non consensuale di immagini?
Il movimento Mabasta – Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti
Il movimento Mabasta è nato tra i banchi di scuola, da un gruppo di studenti che hanno deciso di reagire. Oggi è una realtà nazionale, riconosciuta e premiata, capace di portare nelle classi progetti di educazione digitale e percorsi di prevenzione.
La forza del movimento sta nell’essere un’iniziativa dal basso, creata da ragazzi per altri ragazzi, con un linguaggio diretto, vicino e non istituzionale. L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: costruire una cultura del rispetto online e offline facendo rete tra scuole e famiglie.