Si parla tanto e da diverso tempo della COP21. Eppure soltanto il 29% degli italiani sa che cos’è. Si tratta della ventunesima Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in programma a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre prossimi.
Nonostante questo, secondo un sondaggio (fatto su un campione qualificato di 1.000 persone) realizzato da Lorien Consulting per Legambiente e presentato al ‘Forum rifiuti’, il 72% degli intervistati pensa che il vertice di Parigi possa incidere positivamente sulle azioni dei Paesi e il 70% stima positivamente l’impatto sui comportamenti dei cittadini.
Dalla ricerca emerge, inoltre, che secondo i nostri connazionali tra le principali minacce per l’ambiente al quarto posto ci sono i cambiamenti climatici (43%), dopo l’inquinamento atmosferico (77%), l’inquinamento industriale di acque, terreni e aria (59%) e la gestione inefficiente dei rifiuti (55%).
Sulla lotta ai cambiamenti climatici, e in vista della Conferenza mondiale, Legambiente insieme con molte organizzazioni ha dato vita alla Coalizione italiana per il clima.
Quello di Parigi è ‘un appuntamento fondamentale: qualora non si riuscisse a mantenere l’innalzamento della temperatura entro i 2 gradi – dice Legambiente citando l’Ipcc, il gruppo intergovernativo che studia il clima su mandato dell’Onu – i rischi sarebbero altissimi’ con ”ripercussioni” su oceani, livello dei mari, ciclo dell’acqua, desertificazione, aumento dei fenomeni meteorologici estremi.
