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Consolidamento: dopo il sì a Wind-3 anche la Francia ci (ri)prova

stephane richard

stephane richard

Mentre il mercato mobile italiano si prepara alla fusione tra Wind e 3 e al successivo sbarco di un quarto operatore creato dalla francese Iliad grazie agli asset ridondanti della futura joint venture, oltralpe si preannuncia un nuovo capitolo della saga Orange-Bouygues. Il quarto, per l’esattezza dopo le negoziazioni del 2014, 2015, e dell’inizio 2016. Secondo quanto riferito dal presidente di Orange, Stéphane Richard, gli operatori tlc francesi avrebbero di nuovo preso contatti per parlare di consolidamento, anche se l’ex monopolista stavolta non sarebbe nel ruolo del manovratore.

Immediate sono arrivate le smentite ‘categoriche’ di Bouygues – che ha negato di “aver ripreso le discussioni con altri operatori in vista del consolidamento del mercato” – e Altice (proprietaria di SFR). Richard stesso ha ridimensionato i rumors a una ‘tempesta in un bicchier d’acqua’, sottolineando che le sue affermazioni sulla ripresa dei contatti erano soltanto una risposta a una domanda posta dopo un road show nel corso del quale era stato il patron di Iliad, Xavier Niel, a ribadire che il consolidamento del mercato francese è ineluttabile.

Come spesso è accaduto anche in merito ai presunti colloqui tra Orange e Telecom Italia, insomma, Richard butta la pietra e nasconde la mano.
Ma, per parafrasare il titolo di un famoso film francese, ‘Non c’è fumo senza fuoco’: secondo il quotidiano Les Echos, una novità, infatti, ci sarebbe ed è che gli operatori hanno effettivamente iniziato a parlarsi.
Nell’ultimo round di trattative che avrebbero dovuto portare alla fusione tra Orange e Bouygues era stato Richard a parlare agli altri tre operatori, che tra loro non si rivolgevano la parola. I negoziati, non a caso, sono falliti e la fusione è saltata per l’impossibilità di trovare un accordo tra le parti, visto che l’operazione era molto complessa e gioco forza avrebbe coinvolto tutti i player del mercato. Ma pare che quest’ultimo round di negoziati abbia contribuito a sciogliere, in qualche modo, il ghiaccio.
Ora, invece, riferisce il quotidiano, Patrick Drahi (Altice) e Martin Bouygues si sarebbero incontrati e un incontro ci sarebbe stato anche tra Xavier Niel e Patrick Drahi, nonostante i rapporti tra i due non sembra siano ancora idilliaci.

Certo, è difficile sapere di cosa avranno parlato, ma di sicuro il ritorno da 4 a 3 operatori sarà stato uno degli argomenti principe nonostante, si sa, non sia un tema molto gradito alla Commissione europea che finora ha mostrato il pollice verso alle fusioni che avrebbero avuto come risultato quello di ridurre il numero di telco sui mercati nazionali. Tranne in Italia, dove determinante è stato l’accordo tra Vimpelcom e Hutchison, proprietari di Wind e 3, proprio con un operatore francese – Iliad – che sbarcherà in Italia col suo ‘modello discount’, con quali conseguenze resta ancora da vedere.

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