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Come trasformare una passione in un business con l’aiuto dei canali digitali

di Giorgia Bertin, digital consultant |

Il digitale, attraverso i suoi strumenti in continua evoluzione, alle sue potenzialità e alla sua capillarità, è riuscito a sovvertire l’apparente antitesi tra queste due dimensioni notoriamente difficili da associare, hobby e lavoro, imponendosi come canale obbligato per concretizzare ogni progetto e offrendo numerose opportunità di sviluppo imprenditoriale.

In tempi incerti e difficili, ciò che accomuna l’esperienza di molte persone è la sensazione di aver smarrito i propri punti fermi e la motivazione che guida verso il raggiungimento di un equilibrio professionale e privato.

La precarietà del contesto lavorativo attuale, con le sue sfaccettature contrastanti e l’imprevedibilità degli eventi, ha rimesso in gioco la riscoperta dei propri interessi personali, stimolando un’attenzione crescente all’autorealizzazione e alla felicità derivante dal coltivare ciò che più ci appassiona.

Aumenta sempre di più il numero di coloro che decidono di reinventarsi ed esplorare nuovi orizzonti lavorativi a partire dai propri hobby e interessi, trasformandoli in attività di business a tutti gli effetti. Questa scelta può avere dei notevoli risvolti positivi sul fronte lavorativo, consentendo di esplorare nuove opportunità, incrementare le entrate (nel caso di un’attività parallela) e aiutando ad affrontare il lavoro con intraprendenza.

Come conseguenza, da un punto di vista professionale, ciò ha portato a un cambio di rotta rispetto al fatidico interrogativo: lavoro e passioni sono davvero due universi conciliabili?

La risposta arriva dal mondo del digitale, che, attraverso i suoi strumenti in continua evoluzione, alle sue potenzialità e alla sua capillarità, è riuscito a sovvertire l’apparente antitesi tra queste due dimensioni notoriamente difficili da associare, imponendosi come canale obbligato per concretizzare ogni progetto e offrendo numerose opportunità di sviluppo imprenditoriale.

Le alternative da intraprendere attraverso il digitale sono molteplici e le possibilità di guadagno offerte dall’online possono essere applicate a partire dal piccolo business da affiancare a un lavoro già stabile, fino alla creazione di un’attività più complessa e strutturata, spesso abbattendo onerosi costi di avviamento, gestione e risorse fisiche. L’importante è anche che oltre all’idea e alla passione tu sia a conoscenza di digital marketing studiando da scuole come Digital Coach.

La spinta verso il digitale è enfatizzata dai dati relativi all’utilizzo dei social media e delle piattaforme online, come riportato nel Digital Report Italia 2021 di We Are Social. Dal gennaio 2021, si registrano percentuali incoraggianti per quanto riguarda la fruizione di contenuti video (92.6%) e una crescita progressiva di social network come Tik Tok e Telegram. Inoltre, resta alto il numero di utenti che utilizzano giornalmente YouTube, Google, Whatsapp e Facebook (oltre l’80%) ed è in crescita la tendenza ad effettuare acquisti su siti di e-commerce.

Abitudini online degli utenti, expertise personale e passione sono punti di partenza cruciali: tuttavia, questo passaggio non può prescindere da uno studio approfondito delle strategie da adottare e delle piattaforme più indicate, nonché da un’accurata analisi del mercato di riferimento in relazione al proprio prodotto o servizio.

Quali sono, dunque, le best practice vincenti per convertire i propri hobby in business di successo?

Analisi dei competitor e valutazione del mercato

Come riportato dal sito di Shopify, piattaforma e-commerce in forte espansione, risultano essere particolarmente favorite le aree relative alle arti visive, all’artigianalità e alla cucina, passando per i viaggi, la scrittura e, come nuova frontiera, il gaming.  La sfera delle possibilità è senza dubbio più ampia, ma gli esempi sopra citati ci fanno capire come la competizione possa essere spietata.

Se da un lato il digitale ha permesso a tutti, potenzialmente, di farsi conoscere e monetizzare online, dall’altro si dimostra imprescindibile un’analisi preliminare e periodica del benchmark (competitor diretti, indiretti e alternativi) per costruire il proprio posizionamento online e valutare le opportunità di crescita della propria attività nel mercato di appartenenza.

Gli aspetti da monitorare costantemente sul fronte digitale riguardano la strategia e le campagne di marketing, la presenza e comunicazione sui social network e i canali web, i contenuti pubblicati e il lancio di nuovi prodotti o servizi. Questa analisi contribuisce a: identificare la propria “unique selling proposition”, anticipare nuovi trend di settore individuare nuove idee, contrastare le azioni della concorrenza facendo leva sui suoi punti deboli.

L’utilizzo di strumenti di social listening, tracking e analisi SEO, oltre ai servizi gratuiti come Google Trends e Facebook Audience Insights fornisce un supporto prezioso in questa fase decisiva.

Adottare una digital strategy su misura

Come precedentemente accennato, la conoscenza approfondita di una determinata attività o argomento non è sufficiente per effettuare il passaggio da hobby a vero e proprio business attraverso i social e il web.

Acquisire consapevolezza in merito ai punti di forza di ogni singolo canale in relazione alla tipologia di prodotto, servizio o attività, capirne gli algoritmi, il registro comunicativo e la pianificare un investimento in termini di budget (grazie alle piattaforme di advertising messe a disposizione dai principali social network e motori di ricerca (ad esempio Google Ads e Facebook Business Manager) sono i passi preliminari ma fondamentali da compiere per avere un ritorno in termini economici e di engagement della community. Solo così sarà possibile raggiungere il proprio pubblico di riferimento (dettagliatamente studiato e “targettizzato”) e promuovere la propria attività.

Un ottimo esempio di successo in questi termini è Cucina Botanica, un business nato dalla passione, convertita poi in lavoro a tempo pieno, della sua fondatrice Carlotta Perego, insegnante di cucina vegana, divulgatrice e autrice di una recente pubblicazione di ricette tratta dal suo seguitissimo blog.

Carlotta, che a un certo punto della sua vita ha deciso di dare una direzione diversa alla sua carriera, ha saputo creare e trarre valore grazie alle potenzialità offerte dai canali digitali a tutto tondo, adattandole alla propria nicchia (e non solo) e permettendo alla propria attività di crescere.

La combinazione dei seguenti fattori è stata vincente:

  1. Realizzazione di contenuti visuali didattici e informativi sui canali social; in particolare, i video tutorial sui canali Youtube e TikTok, Instagram Reels e Stories;
  2. Pubblicazione di contenuti testuali, quali articoli di approfondimento e ricette, all’interno del blog dedicato;
  3. Avviamento di partnership e sponsorizzazioni con importanti brand del settore “health & lifestyle”, in ottica di Influencer Marketing;
  4. Utilizzo delle affiliazioni (Amazon) per la pubblicazione e la vendita del libro di ricette;
  5. Gestione del community management attiva, puntuale e attenta alle esigenze e richieste degli utenti.

Il caso appena presentato dimostra come sia efficace adottare una strategia multicanale che porti visibilità alla propria attività grazie alla creazione di contenuti ad hoc, caratterizzati da formati diversi ed ugualmente accattivanti, senza dimenticare l’aspetto promozionale e il contatto diretto con la community. Le opzioni sopra illustrate sono versatili e facilmente applicabili a ogni area di interesse, a patto che le azioni previste dalla strategia siano messe in campo con metodo e costanza.

Il potere del digital storytelling

Negli ultimi tempi, il ruolo dello storytelling per scopi d’impresa è stato ampiamente riconosciuto ed è ora un aspetto irrinunciabile di una buona strategia digitale capace di spostare il focus da “product/service-oriented” a customer-oriented”.

In concreto, l’elemento chiave è infatti la capacità di suscitare emozioni e favorire l’immedesimazione da parte del proprio pubblico attraverso la narrazione.

Di fatto, “Un racconto espande il nostri capitale narrativo, emoziona gli altri, erode quote di attenzione ai competitor, ci difende dalle guerre simboliche e soprattutto invoglia i nostri interlocutori a conoscere, capire e persino amare la nostra storia partecipandovi” (A. Fontana, Storytelling d’impresa – La nuova guida definitiva verso lo storymaking).

All’interno del processo di storytelling, l’ascolto del pubblico è propedeutico all’elaborazione di contenuti in linea con i canali scelti. L’utilizzo di un approccio narrativo per finalità di business presuppone che l’interlocutore si senta parte e possa riconoscersi nella narrazione, alla luce di una coerenza di base tra pubblico e messaggio.

Per questo motivo, come specificato da Andrea Fontana, sociologo della comunicazione, raccontare e contestualizzare un’esperienza di business è una leva potentissima per avvicinare e ispirare il proprio target, tenendo conto delle competenze e delle tecniche narrative che è necessario padroneggiare per arrivare a questo risultato:

  1. Story strategy e story framing: contestualizzazione del racconto, studio delle tendenze narrative e gestione dei processi narrativi;
  2. Content storytelling: progettazione e definizione di canali e contenuti;
  3. Visual storytelling: sviluppo dell’aspetto grafico e visivo in linea con la narrazione;
  4. Media narrative design: coordinamento e monitoraggio di canali, strumenti e risultati.

In conclusione, la trasformazione da hobby a business rappresenta un terreno fertile per esplorare le funzionalità dei canali digitali e i loro vantaggi e rappresenta una tendenza che nel corso degli anni potrà conquistare maggiori segmenti di aspiranti imprenditori o persone alla ricerca di cambiamenti radicali.

L’articolo ha voluto illustrare, in modo trasversale e senza collegamenti a settori specifici, quelli che sono i tre aspetti da considerare per mettere in atto il proprio progetto beneficiando dei supporti digitali.

Quello che è importante sottolineare, in ogni caso, è il ruolo prettamente strumentale dei canali social e web, da intendersi e utilizzarsi in modo funzionale a obiettivi e strategie.