Telemarketing selvaggio

‘Chiamate moleste, i cittadini non sono un elenco marketing’. Intervista ad Anna Cinzia Bonfrisco (Cor)

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La senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, capogruppo dei Conservatori e riformisti (Cor) di Raffaele Fitto: ‘Noi tutti abbiamo un telefonino e un telefono, ma non per questo siamo merce per il marketing’.

Contro le chiamate moleste, l’estensione del Registro delle Opposizioni a tutti i numeri fissi e mobili non presenti in elenco è la priorità del Garante Privacy. Per cambiare la legge ed estendere il Registro delle Opposizioni a tutti i numeri fissi e mobili non presenti in elenco, c’era un emendamento all’articolo 23 del Disegno di legge Concorrenza, presentato dalla senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, capogruppo dei Conservatori e riformisti (Cor) di Raffaele Fitto. A fine giugno, nonostante la posizione del Garante e le proteste dei consumatori, l’emendamento è stato incredibilmente respinto in Commissione X al Senato, con voto contrario del relatore del Ddl Concorrenza Luigi Marino (AP (NCD-UDC) e del sottosegretario al Mise, con delega ai consumatori, Antonio Gentile (NCD). La senatrice Bonfrisco non si è data per vinta e ha ripresentato subito in Senato un Disegno di legge che ricalca l’emendamento al Ddl Concorrenza.

K4B. Senatrice Bonfrisco, cosa è successo in Commissione X al Senato a fine giugno? Perché il suo emendamento è stato bocciato?

Anna Cinzia Bonfrisco. Il Governo tiene in forte considerazione la forte opposizione delle compagnie telefoniche, che pensano sia sufficiente il Registro delle Opposizioni nella sua forma attuale. Noi invece pensiamo che vada associato uno strumento di tutela della Privacy, il diritto a non essere utilizzati come un elenco marketing. Noi tutti abbiamo un telefonino, abbiamo un telefono, ma non è che per questo siamo merce per il marketing.

K4B. Quindi ora ha riproposto in un Ddl ad hoc la proposta di estendere la portata del Registro delle Opposizioni agli smartphone. 

 

Anna Cinzia Bonfrisco. Noi abbiamo inteso segnalare la grande necessità di affrontare questo tema. La sede più propria per farlo è certo quella del Disegno di Legge Concorrenza (che andrà in Aula per la discussione fra due o tre settimane ndr), ma può essere percorsa anche attraverso un disegno di legge. Noi abbiamo nuovamente presentato il testo per l’esame dell’Aula e speriamo che l’Aula possa essere più attenta e rispondere meglio a un’esigenza dei cittadini, che invece il Governo non intende ascoltare.

K4B. Quindi pensa che ci sarà un rientro del suo emendamento già nel Ddl Concorrenza?

 

Anna Cinzia Bonfrisco. Beh sì, la bocciatura della Commissione non significa nulla, è l’Aula sovrana che può riproporre votando e magari approvando quel testo. Non ci arrendiamo. Non ci fermiamo alla bocciatura della Commissione, la quale peraltro deve comunque fare i conti con l’Aula. Le faccio notare che per esempio c’è un parere contrario della Commissione Bilancio perché l’autocertificazione avrebbe un costo, come se ogni volta che facciamo un’autocertificazione fosse a spese dello Stato. Ma l’autocertificazione la facciamo noi, non è mica un costo per lo Stato. Quindi, c’è un atteggiamento che io trovo molto spiacevole nei confronti delle esigenze dei cittadini che invece non vengono tenute nella benché minima considerazione, privilegiando le necessità delle compagnie telefoniche di poter vendere il nostro numero a chi deve fare azione di marketing.

 

K4B. Siete in linea con la posizione del Garante sulla necessità di intervenire sul telemarketing selvaggio?

 

Anna Cinzia Bonfrisco. Proprio le parole del Garante nella sua relazione annuale ci hanno spinto a non indugiare ancora e soprattutto a non arretrare. C’è un gruppo parlamentare, il nostro, che lo propone; il Garante che lo segnala come un’esigenza non più prorogabile. E come si fa a dire di no.

 

K4B. Quindi i tempi potrebbero essere anche più stretti per l’approvazione delle modifiche al Registro delle Opposizioni.

 

Anna Cinzia Bonfrisco. Ma noi ce lo auguriamo. Il nostro Disegno di Legge (n. 2452) ha una sua corsia e una sua tempistica. Ma noi speriamo di fare prima, sempre che non ci sia la distorsione o la furbizia da parte del Governo di porre la questione di fiducia sul Ddl Concorrenza, il che farebbe decadere tutti gli emendamenti presentati per l’Aula (sono 700 in totale ndr). Purtroppo, ancora una volta facciamo i conti con distorsioni da parte di questo Governo, che anche su un Disegno di Legge di natura parlamentare, pone la fiducia a sé stesso e non sceglie i cittadini.  Se l’Aula si potrà esprimere, perché libera di farlo e non vincolata dal voto di fiducia sul testo, io penso che in Aula ci sarà una interessante discussione. Se invece il voto di fiducia (sul Ddl Concorrenza ndr) ce lo impedirà, allora il Disegno di Legge è già stato depositato e io ne chiederò la calendarizzazione quanto prima.

K4B. Come andrà a finire?

Anna Cinzia Bonfrisco. Vedremo. Basterebbe che il Governo non esprimesse parere contrario all’emendamento che abbiamo proposto al Ddl Concorrenza. Avverto un certo imbarazzo nel Governo, quindi credo che il voto di fiducia sia uno stratagemma per non approvare questo testo. Però intanto lo ripresenteremo a ogni decreto dove è ammissibile un testo di questo genere. Quindi possono solo rinviarlo, ma io non cederò su questo punto.