Il provvedimento

Biden firma legge sulle infrastrutture: ci sono 18 miliardi di dollari per la mobilità elettrica

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Nuove infrastrutture ad alto contenuto tecnologico e tanti posti di lavoro legati all’industria delle fonti energetiche rinnovabili, come i pannelli salari e le turbine eoliche, ma anche all’elettrificazione della mobilità e dei trasporti, con le nascenti fabbriche di batterie.

Il futuro si gioca sulla infrastrutture

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato l’Infrastructure Investment and Jobs Act, provvedimento che rende operativo il grande piano di investimenti per nuove infrastrutture e resilienza climatica da 1,2 trilioni di dollari.

Nuove infrastrutture ad alto contenuto tecnologico e tanti posti di lavoro legati all’industria delle fonti energetiche rinnovabili, come i pannelli salari e le turbine eoliche, ma anche all’elettrificazione della mobilità e dei trasporti, con le nascenti fabbriche di batterie.

L’obiettivo annunciato dalla Casa Bianca è duplice: da un lato intervenire concretamente per ridurre le emissioni inquinanti e fornire energia pulita all’industria e alle imprese, dall’altro creare posti di lavoro green e soprattutto riallocare le strutture produttive sul suolo americano, per il rilancio del “made in US”.

Nuove reti ed elettrificazione

Il piano include circa 65 miliardi di dollari per le infrastrutture di rete e 50 miliardi di dollari per la resilienza informatica e climatica nell’arco di cinque anni.

Nel documento di 129 pagine si legge anche che ci sono 7,5 miliardi di dollari per un sistema nazionale di punti di ricarica per veicoli elettrici, diffuso e accessibile a tutti, a cui si aggiungono 5 miliardi di dollari per la consegna di autobus scolastici a motore elettrico.

Per le fabbriche di batterie arriveranno 6 miliardi di dollari. in questo caso si parla di impianti di produzione e anche di riciclo e riuso.

Altri 8 miliardi di dollari serviranno per costruire quattro hub per l’idrogeno verde, a zero emissioni sia nella fase di produzione, sia di utilizzo.

Prossimo passo: energia pulita e clima

Un difficile accordo, frutto di un lungo lavoro di diplomazia al Congresso, con i Repubblicani che alla fine hanno accettato il provvedimento grazie ad una serie di accordi sul testo.

Un risultato però fondamentale per il processo di decarbonizzazione che hanno annunciato gli Stati Uniti per la neutralità climatica di metà secolo, che consentirà di procedere anche con i 550 miliardi di dollari in 10 anni per l’energia pulita e il clima.