L'emergenza

Banda ultralarga, l’emergenza virus spinge la domanda. Nessun piano alternativo al BUL

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Cresce in Italia la fame di banda ultralarga, un trend che aumenta di pari passo con e l’emergenza sanitaria. Secondo dati EY copertura FTTH al 23% del paese nel 2019 (+6%).

Cresce in Italia la fame di banda ultralarga, un trend che aumenta di pari passo con e l’emergenza sanitaria in atto che costringe in quarantena gli italiani.  Le reti tengono all’incremento del traffico, ma è chiaro che la capacità delle reti andrà aumentata per far fronte alla rinnovata sete di banda, fra smart working, teledidattica, entertainment e gaming in aumento costante.

Piano BUL, non è il momento di rallentare

E’ per questo che non è il momento di rallentare con la posa della fibra ottica e che anzi, il piano BUL va realizzato il più presto possibile. Il paese è in ritardo di almeno tre anni, visto che la connessione ad almeno 30 Mbps doveva essere realtà per tutto il paese entro quest’anno. Un obiettivo che non si potrà onorare, fra ritardi sui permessi e resistenze varie – fra cui quelle di migliaia di amministratori di condominio – ciò non toglie che bisognerà fare il possibile nonostante il virus. Una complicazione ulteriore, il virus, che crea non pochi disagi di tutti i tipi a chi deve posare le nuove reti, a causa del distanziamento sociale.

Cobul, nessun piano alternativo

Il Cobul (Comitato banda ultralarga), che si è riunito non più tardi del 26 marzo scorso, sostiene che bisogna accelerare nelle aree bianche. Non è previsto un piano alternativo rispetto a quello varato nel 2015, nonostante l’emergenza virus. Ma è prevedibile che con l’emergenza sanitaria la realizzazione di nuove reti FTTH, fino dentro alle case, sarà più complicata e rischia ulteriori rallentamenti dovuti alle stringenti norme sul distanziamento sociale che alimentano i timori degli occupanti delle abitazioni di venire a contatto con i tecnici di rete.

Riprendono quota FTTC e FWA

Non è quindi escluso che in questa nuova fase di emergenza virus riprendano quota soluzioni tecnologiche alternative e/o ancillari rispetto all’FTTH come l’FTTC (Fiber to the cabinet), che non prevede l’ingresso in casa dei tecnici, e dell’FWA (Fixed wireless access).

Tema voucher in stand by

Il tema dei voucher per la banda ultralarga, con fondi già stanziati per 1,3 miliardi, è temporaneamente congelato vista l’emergenza virus. Impensabile in questo contesto assegnare dei buoni economici a pioggia, mettiamo da 300 euro, a clienti residenziali e aziende per la banda ultralarga, quando il paese si trova sull’orlo di una possibile crisi sociale.

Vedremo quando il tema dei voucher, in particolare quelli per le aziende, potrà tornare di attualità. Ma ci vorrà ancora tempo.

Fondi per le Pmi?

All’ultimo Cobul sono stati stanziati 200 milioni per il cablaggio di 40mila scuole. Vedremo se in futuro fondi ad hoc verranno riservati anche alle Pmi, migliaia delle quali sono chiude da settimane e sono alle prese con la necessità di ripensare urgentemente modelli di business inveterati in chiave di eCommerce, per pensare ad un rilancio che al momento della riapertura non potrà prescindere dal digitale.

5G sempre più strategico e imprescindibile

Quel che è certo, al di là di tutto, è che ora più che mai in questa fase di emergenza diventa sempre più strategico il 5G e che gli operatori faranno di tutto per portare avanti i piani di roll out delle nuove reti wireless accanto all’FTTH. La fibra fino all’antenna (Fiber to the antenna) diventa in questo contesto fondamentale.  

La diffusione dell’FTTH in Italia. Copertura FTTH al 23% (+6%)

Dai dati basati su elaborazione EY emerge che la diffusione delle reti FTTH nel 2019 è avanzata in Italia, soprattutto nei comuni di medie-grandi dimensioni, raggiungendo circa un quarto delle unità immobiliari totali:

  • Nell’ultimo anno registrato un incremento della copertura FTTH sul territorio nazionale, passando dal 17 % nel 2018 al 23% nel 2019, raggiungendo 6.8 milioni di unità immobiliari;
  • La copertura in fibra sta proseguendo il suo percorso di espansione oltre che sul fronte FTTH, anche attraverso la diffusione dei servizi misti rame+fibra dell’FTTC. A fine anno, infatti, la copertura FTTx (fibra e fibra+rame) ha superato l’80% di copertura della popolazione con un incremento pari a 3pp rispetto al 2018;
  • Al contrario dei servizi FTTH che sono disponibili in poco più di 200 comuni, le connessioni FTTC, che possono raggiungere prestazioni sino ai 200Mbps, sono presenti in oltre metà dei comuni italiani (più di 4mila comuni);
  • A livello territoriale, i servizi FTTH sono disponibili in quasi il 30% delle unità immobiliari (UI) del Nord Ovest, e per un quinto delle UI del Nord Est e del Sud e Isole. Il centro, grazie principalmente all’infrastrutturazione di Roma, ha raggiunto il 24% di copertura;
  • L’attività di infrastrutturazione dell’FTTH sta coinvolgendo non solo i grandi centri urbani (comuni oltre 250.000 abitanti), che a dicembre avevano raggiunto una copertura dell’85%, ma si sta spostando anche sulla fascia dei comuni di medie dimensioni. Nel corso del 2019, infatti, l’incremento maggiore del numero di comuni coperti si è registrato proprio nella fascia di comuni tra i 10.000 e 100.000 abitanti;
  • Le stime di EY prevedono che Il 2020 sarà l’anno in cui si amplierà ulteriormente la copertura dei servizi in fibra a casa (FTTH), che raggiungerà circa 1/3 delle UI, sia il numero dei comuni coperti, e i servizi FTTH raggiungeranno anche quelli di dimensioni più piccole consentendo così anche in queste aree di usufruire di un servizio ad altissime performance.