Conte II

Banda ultralarga, che fine hanno fatto i voucher per le aree grigie?

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La Conferenza delle Regioni chiede al Governo di sapere quali sono i tempi previsti per l'avvio della fase due del piano nazionale banda ultralarga nelle aree grigie e come intende procedere per colmare i ritardi accumulati nelle aree bianche.

Che fine hanno fatto i voucher per la banda ultralarga nelle aree grigie? Quali sono i tempi e i modi di intervento nelle aree grigie, aree spesso mediamente popolate di provincia, in cui oltre ai cittadini sono insediate imprese e aziende aritgianali? A domandarlo al Governo con un ordine del giorno ad hoc (scarica qui il PDF del documento inviato al Governo) è la Conferenza delle Regioni e delle Provincee Autonome, che con un’interrogazione circostanziata chiede lumi al nuovo Esecutivo su tempi e strategie per quanto riguarda il piano Bul, visto che gran parte dei fondi relativi riguardano la programmazione dei fondi strutturali regionali ed eventuali ritardi rischiano di pesare sui conti regionali.

Oltre alle aree grigie, al centro dell’interrogiazione anche le aree bianche. Quali sono i tempi di intervento nelle aree bianche, dove l’intervento del concessionario è in ritardo, quali sono le azioni previste da Mise/Infratel verso il concessionario per recuperare i ritardi e in termini di penali? Avere previsioni realistiche per i prossimi mesi visto che la chiusura per il 2020 sembra irrealistica, capire cosa succederà in relazione ai Comuni definiti “sospesi” e alla garanzia che la fibra posata sia accesa e resa commercializzabile?

Il piano banda ultralarga è stato lanciato il 3 marzo 2015 dal Governo Renzi, allo scopo di soddisfare le richieste dell’Agenda Digitale Ue che prevede che entro il 2020 il 100% della popolazione abbia un collegamento da almeno 20 Mbps e che il 50% della popolazione italiana abbia un abbonamento in fibra o almeno da 100 Mbps, o che almeno l’85% della unità immobiliari venga coperto.

La Conferenza delle Regioni chiede inoltre lumi sulla prossima riunione del Cobul, il Comitato banda ultralarga, che si era riunito l’ultima volta il 19 luglio scorso per fare il punto sullo stato di avanzamento del piano nazionale banda ultralarga, senza giungere però a conclusioni esaustive. Tra l’altro, le regioni chiedono anche informazioni sulla composizione del Cobul alla luce del recente insediamento del Governo Conte II.