Nuovo Governo

Digitale e Tlc, tutti i dossier sul tavolo del Conte bis

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Ritorno del ministro dell’Innovazione, regia unica del digitale, piano nazionale banda ultralarga, fusione Tim-Open Fiber, rinnovo Garante Privacy e Agcom. Ecco le priorità del nuovo Governo.

Il Conte bis è fresco di giuramento, con una novità non da poco per il nostro settore ICT, vale a dire la nomina di un ministro per l’Innovazione, nella persona di Paola Pisano. L’ex assessore al Digitale della Giunta Appendino avrà il non semplice compito di mettere a sistema e possibilmente a fattor comune le diverse anime del digitale in Italia: dall’Agid al nuovo dipartimento per l’Innovazione, senza dimenticare il Team per l’Italia Digitale del commissario straordinario Luca Attias.

PA digitale: serve una regia unitaria

Un’opera di sistematizzazione da cui dipenderà in larga misura la ripresa dei grandi macrotemi della digitalizzazione del paese, dalla maggior diffusione dello SPID (Sistema pubblico di identità digitale) all’ANPR (Anagrafe nazionale della popolazione residente) passando per i pagamenti elettronici tout court.

Come saranno suddivise le rispettive aree di competenza?

Cambieranno i perimetri di attività dei soggetti in gioco?

Sarà possibile creare un fronte davvero unitario per lo sviluppo comune del digitale e la sua diffusione nel nostro paese?

Che ci sia bisogno di una regia unica per il digitale in Italia è un mantra che si ripete da anni. La speranza ovviamente è che sia la volta buona.

Garante Privacy e Agcom snodi nodali

Una delle priorità sul tavolo del Conte bis in materia di digitale e Tlc sarà il rinnovo di Agcom e Garante Privacy, le due authority di riferimento (oltre ovviamente all’Antitrust) per la società e l’economia dei dati. Un appuntamento nodale, quello delle nomine dei vertici delle Autorità, che orienterà le politiche nazionali di sviluppo di grandi tecnologie come il 5G, i Big Data, la Data Protection, la banda ultralarga, e il nostro rapporto con i big globali del tech per i prossimi sette anni.  

Golden power sulla rete e Huawei

Un altro tema caldo e importante da affrontare riguarda l’atteggiamento che il nuovo governo giallorosso adotterà su golden power per la rete Tlc e la patata bollente Huawei. Si tratta di due argomenti che contribuiranno a indirizzare il posizionamento internazionale del nostro paese, e sarà importante esprimere una posizione chiara in tempi rapidi anche in vista della piena operatività della nuova Commissione Ue guidata da Ursula Von der Leyen.

Intanto, come previsto, l’ex premier Paolo Gentiloni, già ministro delle Comunicazioni, sarà il commissario italiano nella nuova Commissione Ue a Bruxelles.

Sul Golden Power 5G che dovrebbe saltare, il Parlamento dovrà approvare il ddl cybersecurity, varato dal Governo giallo-verde proprio per sostituire il decreto Golden Power 5G ripudiato. Ma intanto oggi il primo atto del primo Cdm del nuovo Governo è stato l’esercizio del golden power sulle forniture del 5G.

Fusione Tim-Open Fiber

Sarà interessante verificare l’orientamento del nuovo Governo giallorosso sul tema della società unica della rete fra Tim e Open Fiber. In particolare, sarà interessante verificare l’atteggiamento del Pd dopo anni di rapporti tesi con Vivendi, che detiene il 24% di Tim, ai tempi dei governi Renzi e Gentiloni.

Piano banda ultralarga: aree grigie e voucher

Passando alla banda ultralarga, sarà importante capire come intende procedere il Governo su aree grigie e voucher, facilitazioni economiche per spingere la diffusione di nuovi abbonamenti in fibra. Aree grigie, vale a dire tutte le aree extra urbane che comprendono i distretti industriali del paese. Due temi rilanciati a luglio dal Cobul, Comitato Banda ultralarga, da parte di Marco Bellezza, consigliere giuridico del ministro Luigi Di Maio per le comunicazioni e l’innovazione digitale.

A questo punto, con il trasloco di Di Maio alla Farnesina, resta da capire in che modo il Mise, che resta in mano ai 5 Stelle con il neo ministro Stefano Patuanelli, intende portare avanti le politiche per l’implementazione del piano banda ultralarga e più in generale quelle che riguardano digitale e Tlc.

Torna il sottosegretario alle Tlc?

Detto questo, resta da capire inoltre se al tema comunicazioni e Tlc sarà riservato un sottosegretario ad hoc, dopo che nella scorsa legislatura la delega era restata in capo al ministro Di Maio. Con il nuovo governo la delega resterà in mano al M5S o passerà per par condicio (il ministro del Mise è pentastellato) ad un esponente del Pd?