Il trend

Auto: peggior dato di sempre ad aprile, il mercato Ue perde il 20%. Maglia nera all’Italia (-33%)

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Non si ferma la caduta del mercato automobilistico europeo, che anche nel 2022 mette in fila mese dopo mese solo risultati estremamente negativi e l’Italia è il paese che se la passa peggio. C’è preoccupazione per un’industria che vale da sola più del 10% del PIL UE. La mobilità pulita l’ultima possibilità per un rilancio concreto del settore.

Aprile 2022, il dato peggiore di sempre

Il mercato automobilistico europeo è giunto probabilmente ad un punto di non ritorno, a meno che non si acceleri con decisione e da subito sulle vetture elettriche, a basse emissioni inquinanti, nella mobilità alternativa e nei trasporti pubblici di nuova concezione.

Ad aprile ennesima caduta del numero delle nuove immatricolazioni per il mercato dell’Unione europea, stimata in un -20,6% rispetto ad un anno fa.

Secondo dati dell’Associazione europea dei produttori di automobili (Acea), nel cumulato gennaio-aprile 2022 le perdite sono del -14,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un brutto risultato frutto del trend negativo di marzo e aprile soprattutto.

Mercato in crisi e all’Italia tocca la maglia nera

Maglia nera di questa speciale classifica tutta europea spetta all’Italia, che ha messo a segno per aprile 2022 un tremendo -33%, seguita dalla Francia, con un -22,6%, dalla Germania, con un -21,6%, e dalla Spagna, con un -12%.

Anche nel cumulativo del primo quadrimestre dell’anno in corso, è sempre l’Italia a registrare il dato peggiore, con un crollo del -26,5%, molto più drammatico di quanto accaduto negli altri mercati nazionali di Francia (-18,6%), Spagna (-11,8%) e Germania (-9%).

A parte il 2020, con l’arrivo della pandemia da Covid-19, possiamo considerare questo risultato di aprile come il peggiore di sempre, da quanto sono iniziate le registrazioni dei dati di mercato”, si legge nel commento ai dati diffusi da Acea.

La speranza per questa industria così centrale per l’economia europea è sempre nella transizione ecologica ed energetica, nell’elettrificazione sostanzialmente e nella ricerca di nuovi carburanti a bassissime emissioni inquinanti per i trasporti in generale (in particolare l’idrogeno verde).

Elettrificazione per rilanciare l’industria automotive

Le auto elettriche ancora tirano all’acquisto, un po’ in tutti i mercati europei, ma certo la guerra in Ucraina, il rincaro dei prezzi dell’energia e quindi anche dei carburanti, l’incertezza economica che aleggia su tutto il continente, non aiutano il settore automotive nel suo complesso.

Nel primo trimestre dell’anno, la quota di auto a batteria (BEV) è praticamente raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo il 10% del totale delle nuove immatricolazioni negli Stati dell’Unione europea, con una crescita stimata attorno al +53% su base annua a 224.145 nuove immatricolazioni.

Ottimo il risultato delle auto elettriche ibride (HEV) che ormai hanno conquistato una fetta di mercato pari al 25,1% del totale, lasciando indietro anche le auto a diesel.

Fondamentale ampliare il bacino di coloro che possono accedere agli incentivi per l’acquisto di auto a zero/basse emissioni inquinanti, proprio per dare una nuova spinta all’acquisto, altrimenti Bruxelles vedrà deteriorarsi un comparto industriale che da solo vale più del 10% del PIL continentale.