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App4Italy. La recensione del giorno: Napster

di Neosperience Team |

Alzi la mano chi non ricorda Napster. Alla fine degli anni ‘90, l’azienda di Sean Parker è diventata il simbolo del peer-to-peer, nonché nemico numero uno dell’industria discografica.

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Alzi la mano chi non ricorda Napster. Alla fine degli anni ‘90, l’azienda di Sean Parker è diventata il simbolo del peer-to-peer, nonché nemico numero uno dell’industria discografica. Nonostante la conclusione ingloriosa della sua avventura per la libertà (causa milionaria e fallimento) una cosa è sicura: Napster ha rappresentato un punto di svolta nella condivisione dei contenuti online.

Napster, però, non è morta con la causa intentata dalle major di musica e cinema. Nel 2002 è stata acquisita da Roxio, con l’intento di trasformarla in qualcosa di diverso e più al passo con i tempi dello smartphone. Ovvero un sistema di streaming. Ed è in questa veste che la conosciamo oggi, degno avversario di nomi noti come Spotify, Google Play Music e Deezer.

In Italia la fama dell’app Napster è legata – almeno negli ultimi tempi – al legame con l’azienda di telefonia Wind, che ha contribuito a svecchiare il marchio proponendolo in abbinamento ai suoi piani tariffari per gli utenti più giovani. Napster, comunque, è disponibile per tutti gli utenti come applicazione autonoma per tutti i sistemi operativi (Windows Phone incluso).

Il funzionamento dell’app è simile a quello dei già citati competitor, e l’aspetto grafico si discosta dalla sua antica incarnazione (fatta eccezione per il logo). Grazie a Napster, quindi, sarà possibile ascoltare musica in streaming da mobile sfruttando la connessione dati, oltre che scaricare i brani preferiti per un ascolto offline. Al solito, sono disponibli album interi, i singoli e le compilation curate dagli esperti e dai deejay scelti dall’azienda.

Una caratteristica interessante è la possibilità di sincronizzare l’account Napster tra più piattaforme, in modo da poter ascoltare la propria musica preferita su telefono, da computer, in auto o attraverso gli impianti home audio. Non manca la possibilità di condividere musica con la propria community o sui social media, e in più c’è anche l’opzione Napster KIDS, che trasmette solo musica adatta ai piccini, senza timore di testi troppo espliciti.

Insomma, è una questione di scelte e gusti: Napster è sicuramente una buona opzione per chi ascolta musica da smartphone, con un catalogo non ancora completo al cento per cento ma in continua crescita. L’abbonamento mensile costa 9,95 euro, anche questo in linea con gli altri servizi simili.

Di seguito i link per il download di Napster su piattaforma Android, iOS e Windows Phone:

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.rhapsody.napster

https://itunes.apple.com/gb/app/napster/id585858244?mt=8

https://www.microsoft.com/it-it/store/apps/napster/9wzdncrdmzcm

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