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Ancora nebbia sul Digital Day di Venaria

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Ancora nebbia sul ‘Digital Day', l’evento che si terrà alla Reggia di Venaria il 20 e 21 novembre sotto la regia del Digital Champion italiano Riccardo Luna, per fare il punto sull’avanzamento del digitale in Italia.

Ancora nebbia sul ‘Digital Day’, l’evento che si terrà alla Reggia di Venaria il 20 e 21 novembre sotto la regia del Digital Champion italiano Riccardo Luna, per fare il punto sull’avanzamento del digitale in Italia.

All’evento, secondo il sito italiandigitalday.it che non pare aggiornato da tempo, dovrebbe prendere parte il presidente del Consiglio Matteo Renzi, del quale in home page campeggia una dichiarazione del 30 settembre.

 

Chi ha organizzato l’evento?

 

L’Italian Digital Day è stato organizzato “con” il presidente del Consiglio e “migliaia di campioni” (digital champions locali ndr), ma resta da capire “da chi” sia stato promosso e finanziato l’evento (sul sito non c’è scritto).

Il Digital Day è stato organizzato e finanziato dall’associazione Digital Champions presieduta da Riccardo Luna?

Dalla Presidenza del Consiglio?

Da qualche azienda?

L’agenda

I due soli guest speaker ufficiali dell’evento sono Jeremy Rifkin, economista, attivista e saggista statunitense, noto conferenziere che di solito si muove a pagamento, e Roberto Viola, Direttore generale DG Connect della Commissione Europea.

Per il resto, l’agenda del programma non c’è, quindi non si sa ufficialmente chi sarà presente. Da quanto annunciato su Repubblica il 16 novembre, all’evento dovrebbero prendere parte anche il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto e il direttore generale dell’Agid Antonio Samaritani, il consigliere di Palazzo Chigi per l’Innovazione Paolo Barberis.

Perché un new deal?

La due giorni di Venaria prevede il lancio di “un nuovo patto con gli italiani, un new deal del digitale con il Paese”, scrive sul sito Riccardo Luna.

Quale patto? “Lo scriveremo assieme con cose concrete da fare nei prossimi 24 mesi. Impegni pubblici un Digital Action Plan – Piano di Azione Digitale per quelli allergici all’inglese – di un centinaio di punti, con obiettivi, tempi e responsabili. Cose concrete da fare nei prossimi 24 mesi. Impegni pubblici. Un New Deal”, aggiunge Luna.

Ma il digitale in Italia ha davvero bisogno di un nuovo patto con gli Italiani, di un nuovo Piano d’Azione Digitale in cento punti?

Non c’è già la Strategia per la Crescita Digitale 2014-2020 del Governo che fissa temi, fabbisogni e scadenze?

Non sarebbe più lineare attenersi a questo documento?

Digital Champions locali

Difficile per ora prevedere i contenuti del “Nuovo piano d’Azione Digitale” in cento punti (dei Digital Champions? Del Governo?), tanto più che al momento non esiste un quadro completo dell’attività svolta nel loro primo anno di attività dai 1587 Digital Champions locali, che fanno parte dell’associazione Digital Champions.

Come non è chiaro in che relazione si trovino i Digital Champions con l’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) che peraltro ha già fissato (sulla carta) tutte le priorità e le scadenze temporali della strategia di Crescita Digitale del Governo a partire dallo Spid – Sistema Pubblico di Identità digitale obbligatorio entro il 2016, la cui fase di sperimentazione è stata annunciata entro l’anno, dall’Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente e dai pagamenti digitali.

Inoltre, il mandato annuale del Digital Champion nazionale di nomina governativa Riccardo Luna è in scadenza (ma dovrebbe essere rinnovato).

Il contesto in cui si muovono i digital champions sembra confuso secondo diversi osservatori.

Chi sono i digital champions locali?

Quali competenze devono avere?

Si tratta di semplici appassionati di informatica, volontari dell’hitech che ‘a costo zero’ per hobby propongono progetti digitali sempre ‘a costo zero’ ai comuni di riferimento?

C’è il rischio di potenziali conflitti di interesse quando si presentano dal sindaco locale con il cappello di Digital Champion?

Il programma

I lavori del Digital Day secondo quanto riferisce la Repubblica, saranno divisi in due giornate.

La prima, venerdì 20 novembre, a porte chiuse vedrà i digital champions locali impegnati con il direttore generale dell’Agid Antonio Samaritani.

I lavori di sabato 21 novembre, giornata clou dell’evento saranno divisi in quattro sezioni e nell’occasione saranno lanciati nuovi siti, app, iniziative, progetti. Fra questi c’è Spid, il sistema pubblico di identità digitale, chiave di volta per accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione online nell’ambito di Italia Login, e l’Anagrafe Unica della Popolazione residente (Anpr).

Non è chiaro se in occasione del Digital Day saranno diffusi aggiornamenti da parte del Governo sulla dotazione finanziaria per la crescita digitale.