Semestre in rosso

Amazon ancora in rosso. Conto salato per la diversificazione

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Amazon ha presentato i dati del secondo trimestre: aumentano le vendite ma le perdite ammontano a 126 milioni di dollari. La diversificazione ha un costo e anche salato.

Amazon è passato da tempo ormai da piattaforma per l’eCommerce ad azienda attiva nei più disparati settori. Dai tablet alla tv, passando per gli smartphone, i servizi di video streaming e musica online, i giornali, i droni…Questa insaziabile fame di diversificazione ha però presentato un conto salato. La società guidata da Jeff Bezos è in forte perdita e al momento la risalita appare al quanto difficile.

Ieri il gruppo ha annunciato, per il secondo trimestre consecutivo, d’essere in perdita, nonostante l’aumento delle vendite. I ricavi sono cresciuti del 23% nel secondo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2013, ma continua a segnare utili in rosso, molto più di quanto gli analisti si aspettassero. Le azioni della società di Seattle – che nel 2014 hanno perso fino al 10% – nell’after-hours sono scese del 7%.

Il risultato arriva nell’anno in cui Amazon sta cercando di aumentare la sua offerta e conquistare nuovi mercati: dall’espansione nelle consegne porta a porta di prodotti al servizio di lettura illimitata di eBook, fino alla tv e allo smartphone Fire phone. Una scommessa che nei prossimi mesi potrebbe cambiare le sorti del colosso. O almeno si spera.

Nel dettaglio nel periodo terminato il 30 giugno scorso, il gruppo ha messo a segno perdite per 126 milioni di dollari, 27 centesimi per azione, rispetto ai 7 milioni, pari 2 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Il consensus era fissato a 15 centesimi. Le vendite sono aumentate del 23% a 19,34 miliardi di dollari, da 15,7 miliardi del 2013, battendo di poco le stime del mercato che si aspettava 19,3 miliardi di dollari.

Gli investitori da tempo stanno perdonando Amazon i suoi utili striminziti, credendo che siano causati dalla grande rivoluzione dell’azienda, ma la pazienza sembra stia per finire.

Il prezzo del titolo, che ha raggiunto il picco nel mese di gennaio a 407,05 dollari, è poi caduto del 12%.

“Wall Street è difficile da accontentare“, ha detto Virginia Morris, analista per la società di consulenza di marketing Daymon Worldwide.

Per la Morris, queste perdite non dovrebbero preoccupare perché rientrano in una più ampia strategia dell’azienda che punta a creare maggiori ‘contatti con i consumatori’. I profitti arriveranno, l’analista ne è convinta.

Nel frattempo, volendo essere presente ovunque, Amazon spende soldi più velocemente di quanti ne guadagni. E oggi negli USA è atteso l’arrivo sul mercato del Fire Phone.