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Cresce l’eCommerce in Italia. Ecco le categorie che vendono di più

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Anche nel corso del 2024, l'eCommerce di prodotti business-to-consumer in Italia continua la sua ascesa apparentemente inarrestabile, toccando la cifra di 38,6 miliardi di euro, con un incremento di tutto rispetto, del 6%, rispetto all'anno precedente.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui..

Anche nel corso del 2024, l’eCommerce di prodotti business-to-consumer in Italia continua la sua ascesa apparentemente inarrestabile, toccando la cifra di 38,6 miliardi di euro, con un incremento di tutto rispetto, del 6%, rispetto all’anno precedente.

Questi sono i dati che emergono dall’analisi condotta dall’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, presentata in occasione del convegno “L’eCommerce B2c in Italia: i principali comparti di prodotto”. In questo scenario di costante crescita, alcuni settori rappresentativi dell’eccellenza italiana si continuano a distinguere come i veri protagonisti, portando avanti l’eredità del Made in Italy attraverso l’innovazione e lo stile che li ha resi famosi: un’altra dimostrazione, nel caso ce ne fosse bisogno, che puntare sulle specificità nostrane è la chiave per il successo anche con le modalità di distribuzione più innovative, con un semplice clic dal telefono (per le connessioni di telefonia mobile più convenienti per ordinare online, basta consultare SOSTariffe.it).

In cima alla classifica, arredamento, auto e cibo

Tra i comparti più performanti, infatti, ci sono l’arredamento e l’home living, categoria che fa registrare numeri davvero da record, con una crescita del 12% su base annua e un fatturato totale di 4,4 miliardi di euro. L’adozione di strumenti come l’Extended Reality per la progettazione virtuale degli spazi domestici e l’offerta di servizi logistici come la consegna al piano hanno contribuito a migliorare l’esperienza di acquisto online in questo settore.

Anche il settore dell’auto e della ricambistica mostra una robusta crescita del 10% rispetto al 2023, con un giro d’affari di 3,2 miliardi di euro derivante dalla vendita di veicoli e pezzi di ricambio sui canali digitali. Nonostante la transizione verso la mobilità sostenibile, l’acquisto online di auto e ricambi continua ad attrarre i consumatori italiani grazie alla convenienza e alla comodità offerte.

Dopo una flessione nel 2023, il comparto del food&grocery torna a crescere dell’8%, raggiungendo i 4,6 miliardi di euro. Il risultato è trainato dall’ampliamento della copertura territoriale dei servizi di food delivery, che nel 2024 raggiunge il 76% della popolazione italiana, e dall’ottimizzazione delle operazioni di consegna. Il settore dell’informatica ed elettronica di consumo mantiene la leadership nell’incidenza dell’online sul totale degli acquisti, con il 42% della spesa complessiva effettuata attraverso canali digitali, in aumento rispetto al 40% del 2023. Mentre l’incidenza dei consumi online sui consumi totali rimane stabile all’11%, si assiste a un sorpasso dell’arredamento e home living sull’abbigliamento in termini di penetrazione online, con quote rispettivamente del 19% e del 18%.

eCommerce: mercati di seconda mano e gestione dei resti

Per rimanere competitivi in un contesto instabile, i retailer italiani stanno investendo nell’ottimizzazione dei processi e nell’innovazione tecnologica. Tra le iniziative più promettenti, si segnalano l’ottimizzazione del second-hand market e il lancio di nuovi marketplace, strategie che mirano a soddisfare le aspettative dei consumatori digitali in termini di sostenibilità ed economia circolare. Secondo il Delivery Index citato da Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, nel primo trimestre del 2024 sono stati spediti 186 milioni di pacchi derivanti da acquisti online, con un incremento del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo dato conferma il trend positivo del mercato eCommerce italiano. Tuttavia, Liscia sottolinea anche la necessità di investimenti infrastrutturali e di sistema per permettere un’evoluzione delle competenze dei professionisti e delle capacità di investimento delle PMI italiane, al fine di supportare l’integrazione tra canali di vendita online e offline.

Un’altra sfida che i retailer dovranno affrontare riguarda la gestione dei resi, un aspetto cruciale per garantire un’esperienza di acquisto soddisfacente ai consumatori. Secondo i dati dell’Osservatorio, nel 2024 il tasso di reso nell’ecommerce di prodotto si attesta intorno al 20%, con picchi del 30% in settori come l’abbigliamento e il beauty&pharma. La gestione efficiente dei processi di reso e la minimizzazione degli sprechi rappresentano quindi un’area di miglioramento chiave per le aziende del settore.

Le consegne? Tra i tre e i quattro giorni

Altri dati sulle spedizioni legate all’eCommerce arrivano dal Delivery Index 2024, l’indagine annuale condotta da Netcomm e Poste Italiane. La regione che ha ricevuto la maggior parte dei pacchi è stata il Nord Ovest, con il 28,8% del totale. A seguire, il Nord Est (21,7%), il Sud (20,6%) e il Centro Italia (19,6%). Le isole, invece, hanno rappresentato solo il 9,3% delle destinazioni.

I dati sono in linea con quelli dell’edizione precedente dell’indagine e con altre ricerche che, senza sorprese, individuano nell’Italia nordoccidentale il cuore pulsante del commercio elettronico.

Analizzando le categorie merceologiche, il Delivery Index 2024 ha rivelato che oltre un quarto dei pacchi spediti (23,3%) riguardava il settore fashion&sport. A seguire, l’elettronica di consumo e l’health&beauty. L’editoria e il food&grocery, invece, hanno rappresentato solo il 10% del volume totale delle spedizioni.

Un dato interessante emerso dall’indagine riguarda la concentrazione delle spedizioni. L’80% dei pacchi proviene dai siti dei dieci merchant più popolari in Italia, con una particolare evidenza nei settori dell’editoria e dell’arredamento. Per quanto riguarda le modalità di consegna, il rapporto ha confermato che l’home delivery rimane la preferita dagli italiani. L’81,5% di chi ha effettuato acquisti online nel primo trimestre 2024 ha optato per la consegna a domicilio, mentre solo il 18,5% ha usufruito della consegna presso un punto di ritiro.

I tempi medi di spedizione variano tra i 3,8 e i 3,3 giorni, con differenze significative tra le categorie merceologiche. I prodotti della categoria fashion&sport richiedono tempi maggiori, tra i 4,9 e i 4,1 giorni, mentre gli articoli food&grocery vengono spediti più rapidamente, in media tra i 2,6 e i 2,3 giorni.

Nonostante queste differenze, gli italiani sembrano essere complessivamente soddisfatti delle opzioni di consegna offerte dai venditori. Chi ha effettuato acquisti online nel primo trimestre 2024 ha assegnato in media 8,9 punti su 10 alle consegne home delivery e 9 punti su 10 alle consegne out of home, evidenziando una leggera preferenza per la consegna in un punto di ritiro.

L’indagine di Netcomm e Poste Italiane offre uno spaccato dettagliato del panorama delle spedizioni eCommerce in Italia, mettendo in luce i trend emergenti e le sfide che le aziende devono affrontare. Dalla necessità di differenziare l’offerta alla gestione efficiente delle consegne, passando per la resilienza al contesto socioeconomico, sono numerosi gli aspetti su cui i retailer dovranno concentrarsi per continuare a soddisfare le aspettative dei consumatori italiani.

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