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AI generativa, il 73% dei consumatori si fida dei contenuti creati dai Chatbot. Il 66% chiede consigli per le relazioni interpersonali

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A livello globale, il 67% dei consumatori ha dichiarato che potrebbe affidarsi all’AI generativa per ricevere una diagnosi o una consulenza medica. I numeri.

Il 67% dei consumatori globali ha dichiarato che potrebbe affidarsi all’AI generativa per ricevere una diagnosi o una consulenza medica, mentre il 63% ha affermato di vedere con favore la possibilità che l’AI generativa favorisca la scoperta di farmaci più precisi ed efficienti. Inoltre il 66% degli intervistati globali si sono detti disposti a chiedere consigli all’AI generativa per le relazioni interpersonali o per i progetti di vita e di carriera, in particolare i Baby Boomer (70%).

È quanto emerge dall’ultimo report del Capgemini Research Institute, dal titolo “Why consumers love generative AI”, che analizza come i consumatori di tutto il mondo utilizzano le applicazioni di intelligenza artificiale generativa e come questa tecnologia possa rivelarsi determinante per accelerare il futuro digitale della società.

I numeri

Secondo lo studio i consumatori che utilizzano frequentemente l’AI generativa si dichiarano particolarmente soddisfatti delle sue applicazioni per quanto riguarda chatbot, videogiochi e attività di ricerca, ma le piattaforme sono molto utilizzate anche nella vita quotidiana. Oltre la metà degli intervistati (53%) si affida ad esempio all’AI generativa per la propria pianificazione finanziaria.

A livello globale, il 67% dei consumatori ha dichiarato che potrebbe affidarsi all’AI generativa per ricevere una diagnosi o una consulenza medica, mentre il 63% ha affermato di vedere con favore la possibilità che l’AI generativa favorisca la scoperta di farmaci più precisi ed efficienti. Inoltre, due terzi (66%) degli intervistati si sono detti disposti a chiedere consigli all’AI generativa per le relazioni interpersonali o per i progetti di vita e di carriera, in particolare i Baby Boomer (70%).

La comprensione dei rischi etici e dell’uso improprio da parte dei consumatori è ancora limitata

Nonostante il potenziale di attacchi informatici e deepfake, la comprensione dei rischi da parte dei consumatori risulta ancora limitata. Di conseguenza, quasi la metà (49%) dei consumatori non si dichiara preoccupata dalla possibilità che l’AI generativa venga utilizzata per creare fake news e solo il 34% degli intervistati teme gli attacchi di phishing. Anche la comprensione dei consumatori riguardo ai rischi etici dell’AI generativa è bassa: solo il 33% si dichiara preoccupato per i problemi di copyright e una percentuale ancora più bassa (27%) teme l’uso di algoritmi per copiare i modelli o le formule dei prodotti dei competitor.

Il 70% dei consumatori desidera ricevere suggerimenti su nuovi prodotti e servizi

Quasi la metà dei consumatori (43%) desidera che le aziende implementino l’intelligenza artificiale generativa nelle interazioni con i clienti e la metà si dichiara entusiasta delle esperienze altamente coinvolgenti e interattive offerte da questa tecnologia. Le aziende possono individuare ottime opportunità di business, dal momento che il 70% dei consumatori utilizza già strumenti di AI generativa quando è alla ricerca di consigli su nuovi prodotti e servizi, e la maggior parte (64%) afferma di essere pronta a fare acquisti in base a tali raccomandazioni.

Tra le varie fasce d’età non si evidenziano variazioni significative e il 67% dei consumatori si aspetta inoltre che l’intelligenza artificiale generativa possa offrire suggerimenti personalizzati in materia di moda e arredamento.

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